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L'isola di Vivara in 3D racconta gli effetti del climate change

L'isola di Vivara in 3D racconta gli effetti del climate change

Progetto frutto di un accordo tra Riserva naturale e Federico II

NAPOLI, 06 dicembre 2023, 14:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Vivara - una piccola isola del golfo di Napoli di proprietà privata, tra Procida, cui è unita da un ponte, e Ischia - ora è in 3D e può raccontare gli effetti del climate change grazie a un progetto cui sta lavorando un team dell'università Federico II. L'obiettivo è quello di creare un modello 'geo-archeologico' in grado di mostrare come la natura risponde, in un luogo non antropizzato, ai cambiamenti climatici in atto e all'incremento dei fenomeni meteorologi estremi. Tutto ciò attraverso la digitalizzazione dell'isolotto, Riserva Naturale di Stato, che i proprietari (la famiglia Diana) hanno riaperto proprio lo scorso maggio alle visite guidate ambientali.
    Il progetto, frutto di un accordo di collaborazione tra la Riserva e il Distar, il Dipartimento di Scienze della terra, dell'ambiente e delle risorse dell'ateneo federiciano, trasforma gli 0,4 chilometri quadrati dell'isolotto in un modello in 3D del patrimonio emerso e sommerso, con potenziali effetti positivi sia sul versante della tutela idrogeologica, sia degli studi sugli effetti del climate change sull'isolotto e, in generale, su luoghi non antropizzati. Secondo i ricercatori, questa prima "copia digitale" dell'isola di Vivara consente di porre le basi metodologiche ad un approccio moderno allo studio dei territori e dei fenomeni complessi e, come sottolinea Nicola Scotto Di Carlo, coordinatore del Comitato di Gestione della Riserva, "aiuterà a tutelare gli habitat protetti e le emergenze archeologiche". Sì, perchè Vivara custodisce importanti tracce di insediamenti riferibili all'età del Bronzo, quando era crocevia strategico nei traffici marittimi dalla Grecia all'Occidente, ed è uno straordinario hotspot di biodiversità.
    "Abbiamo estratto e stiamo estraendo informazioni geospaziali relative alla geologia, alla botanica, all'archeologia, che vengono poi processate all'interno di piattaforme digitali di analisi e visualizzazione dei modelli", spiega il coordinatore del progetto, Leopoldo Repola, del Distar. In questo modo, il team della Federico II (supportato dalla Lega Navale di Procida) ha già ottenuto una prima analisi delle criticità e dei fattori di rischio del sistema idrogeologico dell'isola di Vivara.
   
   

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