Estorsione aggravata dal metodo
mafioso: è il reato che i carabinieri e la Direzione
Distrettuale Antimafia contestano a Antonio Izzo, sottoposto a
fermo, lo scorso 11 febbraio 2022.
Secondo gli inquirenti, l'estorsione che viene contestata
all'indagato, ritenuto legato al clan Longobardi-Beneduce,
sarebbe stata commessa ai danni del titolare di un negozio di
abbigliamento del centro della città flegrea. Lo scorso 15
febbraio il gip di Napoli ha emesso una misura cautelare in
carcere nei confronti di Izzo, attualmente detenuto
nell'istituto penitenziario di Secondigliano. L'attività
investigativa è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo
Operativo e Radiomobile.
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