"Le conseguenze del crollo avvenuto
lo scorso 8 gennaio nell'area del parcheggio visitatori, sono
ormai divenute difficilmente tollerabili per pazienti ed
operatori. I problemi a carico degli impianti idraulici e di
climatizzazione, stanno avendo importanti ripercussioni sulla
qualità dell'assistenza offerta ai pazienti e sulle condizioni
di lavoro del personale". Lo afferma una lettera spedita dai
settori funzione pubblica di CGIL — CISL — e da FIALS
dell'Ospedale del Mare di Napoli ai vertici dell'Asl Napoli 1
dopo una settimana dal crollo di una vasta area del parcheggio
del nosocomio.
"L'attività della diagnostica di laboratorio - si legge - ha
subìto un importante arresto, seppur parziale, per
l'impossibilità di eseguire indagini di biochimica dei campioni
biologici, che al momento, vengono inviati e processati al
Loreto Nuovo, con conseguenti ed inevitabili ritardi nelle
diagnosi. Nei reparti di degenza, l'assenza di acqua calda
sanitaria, impone che venga praticata l'igiene quotidiana agli
ammalati, con acqua ghiacciata, rendendo traumatico anche il
normale lavaggio delle mani. L'assenza di acqua calda, rende
inoltre impossibile il funzionamento dei dispositivi
lavapadelle, che necessitano di acqua a 98° C. Ciò rende
necessario il ricorso a sistemi di raccolta monouso, che
andrebbero poi smaltiti adeguatamente".
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