Un'edizione da record di presenze
quella dell'Internet Governance Forum (IGF) Italia 2020, -
l'evento condotto sotto l'egida dell'ONU, organizzato per la
prima volta dalla Camera di Commercio di Cosenza,
dall'Unioncamere e da Infocamere - ma anche ricchissima di
spunti e riflessioni sul mondo di internet e del digitale.
Tre giorni di confronto e scambio di idee, online e nelle sedi
delle Camere di Commercio collegate dal 7 al 9 ottobre, resi
possibili grazie al lavoro del Comitato organizzatore e del
Comitato di programma IGF Italia, con il patrocinio del
Ministero per l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione,
cui hanno aderito 54 Camere di Commercio e Unioni regionali,
svolti in collaborazione con Agid - Agenzia per l'Italia
digitale, Politecnico di Torino, Università della Calabria,
Stati generali dell'innovazione e AssoTLD.
Una partecipazione eterogenea, fatta di cittadini, studenti,
imprese e corpi intermedi, ben oltre i soliti addetti ai
lavori, seguita complessivamente da più 35 mila persone sulle
diverse piattaforme online e con una copertura di oltre 2,5
milioni di persone, solo sul canale Facebook della Camera di
Commercio di Cosenza. 157 relatori in rappresentanza dei
principali attori internet italiani e internazionali, suddivisi
in 12 incontri con collegamenti in contemporanea dalle sedi
della Camera di Commercio di Cosenza, di Unioncamere (Roma) e
InfoCamere (Padova), 23 sessioni parallele svolte dalle sedi
delle Camere di Commercio di Torino, Firenze e Milano, e oltre
16 sessioni satellite in molte altre Camere di Commercio
italiane fra quelle che hanno aderito al Forum.
"IGF Italia 2020 - afferma il presidente dell'ente
camerale di Cosenza, Klaus Algieri - rappresenta un punto di
svolta nell'approccio alla Governance di Internet per come
concepita dal Forum Italia in passato. Per la prima volta
l'evento ha assunto una portata davvero nazionale, ha
appassionato e dato voce ai giovani e al mondo della scuola e
delle università; ha coinvolto in modo attivo la politica e le
istituzioni, con l'intervento della Ministra Paola Pisano, della
Ministra Nunzia Caltalfo, della Sottosegretaria Mirella Liuzzi,
dell'On. Mattia Fantinati, solo per citarne alcuni; ha provato a
dare risposte alle esigenze di tutte quelle imprese, moltissime
del Sud, che chiedono di essere ascoltate e di conoscere quanto
più possibile in tema di internet e digitale. Abbiamo raccolto
tantissime proposte e riflessioni che saranno trasferite ai
decisori istituzionali ma, soprattutto, abbiamo posto le basi
per la costruzione di una relazione permanente tra gli
stakeholder che hanno preso parte all'evento. È stato un
successo dell'intero sistema camerale e ha dimostrato quanto le
Camere di Commercio siano un punto di riferimento
imprescindibile nel dialogo con i territori, un dialogo capace
di raccoglierne le istanze attraverso un coinvolgimento fatto di
prossimità e conoscenza approfondita delle singole realtà".
Tra le tematiche più dibattute nel corso del Forum, la
sostenibilità e la governance dei dati, declinate dal punto di
vista dell'Intelligenza Artificiale, dell'e-procurement, della
privacy e della cybersicurezza, seguendo il filo comune della
necessità di regole certe e condivise, per scongiurare
un'anarchia regolatoria che andrebbe a vantaggio dei potenti
opacizzando l'autorità delle istituzioni. La grande
partecipazione ad IGF Italia 2020 ha dimostrato che c'è voglia
di conoscere, di informarsi, di essere consapevoli e di voler
dire la propria nel processo di regolamentazione della rete, con
l'auspicio di costruirne una che sia condivisa dal basso.
Proprio l'eterogeneità e la qualità del pubblico ha suggerito
che è giunto il momento storico di rendere permanente lo sforzo
di ascolto attraverso l'IGF, creando anche un corpo intermedio
che sia capace di catalizzare tutte le esigenze degli
stakeholder. Il virus ha messo a nudo le fragilità della nostra
società. È importante educare cittadini ed imprese all'uso
corretto della grande mole di dati che la rete mette a
disposizione. Nel futuro, infatti, sarà vitale difendersi dal
cattivo uso dei dati e imparare a gestirli ed analizzarli. C'è
bisogno di una democratizzazione delle tecnologie con un
abbassamento dei costi ed un conseguente aumento della
digitalizzazione. Internet può creare nuovi divari: non tra nord
e sud, non tra uomini e donne, non tra giovani e anziani, ma tra
individui e aziende digitalizzate e non, perché il digitale è un
fattore abilitante per le persone e per le imprese, che possono
progredire e diventare più competitive, modificandosi ed
evolvendosi. Il nostro tessuto produttivo è formato da micro e
piccole imprese che hanno compreso che il web rappresenta per
loro un'opportunità senza precedenti. Le aziende sono disposte a
investire e a unire il "fisico" al digitale. L'IA, la realtà
virtuale o aumentata, la blockchain, devono essere usate dalle
aziende per la loro crescita.
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