(di Clemente Angotti)
(ANSA) - MARINA DI GIOIOSA IONICA (REGGIO CALABRIA), 6 FEB -
Sfoggiano colori variopinti ma hanno un'indole schiva i
cavallucci marini (nome scientifico "Hippocampus Hippocampus"),
che proprio nel tratto di mare antistante Marina di Gioiosa
Ionica, nella locride, hanno trovato il loro habitat naturale,
una sorta di piccolo Eden. E da tempo, ormai, la loro presenza,
oltre ad essere un indicatore della salubrità delle acque
marine, è diventata una vera e propria attrazione per
appassionati e amanti della natura che hanno la possibilità di
incontri ravvicinati con decine di esemplari.
Da 15 anni Roberta Eliodoro, archeologa con la passione per
la biologia marina e le immersioni (è istruttrice), assieme agli
altri animatori della "Megale Hellas Diving Center", realtà che
si occupa di servizi per il turismo, la cultura e lo sport,
segue la colonia di ippocampi stanziali in questo specchio di
mare. A favorire la presenza di questi straordinari abitatori
degli abissi è un fondale di ghiaia e sabbia a media
granulometria che non è piatto ma presenta delle cavità naturali
che facilitano il ricambio delle acque e impediscono la pesca a
strascico. Altra condizione molto favorevole per la prosperità
della specie è l'abbondanza di krill, piccoli gamberetti e
plancton che rappresentano il nutrimento principale degli
ippocampi che nuotano indisturbati sul fondale tra i 5 e i 40
metri di profondità (in base alla stagione) e sono visibili a
chiunque voglia e possa immergersi. Eppure, a rendere unico il
cavalluccio marino, nuotatore verticale grazie alla piccola
pinna dorsale di cui è dotato, non è solo la sua bizzarra forma
equina, che da sempre scatena la fantasia di grandi e piccini,
ma anche il fatto, del tutto singolare, che oltre ad essere un
essere vivente monogamo è l'unico esempio di specie animale in
cui è il maschio a partorire i piccoli.
"Qui - sottolinea Roberta Eliodoro - è una cosa normale
riuscire, un po' in tutti i periodi dell'anno, ma soprattutto
tra aprile a novembre, ad ammirare gli ippocampi nel loro
elemento naturale. Tanto più che essendo questa una specie
particolarmente delicata e sensibile la sua presenza richiede, e
quindi attesta, un'elevata salubrità delle acque. L'assenza di
inquinanti in mare, e Marina di Gioiosa è uno dei comuni in cui
la depurazione delle acque funziona, favorisce la riproduzione
dei cavallucci marini, che avviene in primavera". Particolare
tutt'altro che secondario se si tiene conto del fatto che si
tratta di specie oggi sempre più rare, introvabili in tanti
altri tratti del litorale italiano, a rischio di estinzione a
causa dell'inquinamento che distrugge i loro habitat, della
pesca a strascico e del commercio di cui sono oggetto per gli
acquari e per destinazioni orientali come la Cina, dove sono
considerati curativi e afrodisiaci.
"Quella di poter incontrare i cavallucci marini - aggiunge
Eliodoro - é un'esperienza straordinaria. E mentre in molte
località si tratta di incontri episodici, qui sono assolutamente
garantiti. Anche lo scorso anno la loro presenza, a Marina di
Gioiosa Ionica, è stata massiccia. Ed è stato registrato un
elevato numero di esemplari, molti dei quali di piccola taglia e
di giovane età, anche per tutto il periodo autunnale. La nostra
è una nicchia, ma ogni anno abbiamo presenze di visitatori anche
da Olanda, Belgio, Germania, Grecia, Polonia e Svezia. Tutto
all'insegna della conoscenza e del rispetto della
natura".
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