/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Rifiuti come fertilizzante,annullato obbligo dimora imprenditori

Rifiuti come fertilizzante,annullato obbligo dimora imprenditori

Decisione del Riesame di Catanzaro, inibiti da uffici direttivi

CATANZARO, 04 aprile 2024, 17:45

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha annullato la misura cautelare dell'obbligo di dimora nei confronti dei fratelli Eugenio e Ortenzia Guarscio, di 70 e 58 anni, entrambi di Lamezia Terme, rispettivamente amministratore unico della 4el Group srl (che fa capo a Eco Call spa ed Ecologia Oggi spa) e amministratore unico della 4el Group srl (che fa capo a Eco Call spa ed Ecologia Oggi spa). Il collegio ha sostituito l'obbligo di dimora con "l'inibizione all'esercizio di uffici direttivi per la durata di sei mesi".
    Guarascio è l'attuale presidente del Cosenza Calcio.
    Gli imprenditori Guarascio, difesi dagli avvocati Francesco Gambardella, Giovanni Vecchio e Simona La Falce, sono coinvolti in una inchiesta della Procura di Vibo Valentia sui presunti illeciti commessi nella gestione dell'impianto di compostaggio Eco Call di Vazzano. Nell'inchiesta sono indagate 11 persone e tre società: oltre ai Guarascio anche dipendenti della Eco Call, funzionari regionali e due funzionari dell'Arpacal di Vibo Valentia, la società Eco Call spa, Ecologia Oggi spa e 4EL Grou srl (tutte riconducibili agli imprenditori lametini). Sono tutti accusati di inquinamento ambientale e, a vario titolo, di smaltimento illecito di rifiuti, falso, rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio, abuso d'ufficio, getto pericoloso di cose.
    Al centro dell'attività investigativa, il ciclo di trasformazione dei rifiuti effettuato all'interno di un impianto di recupero del Vibonese. L'azienda sita nell'entroterra, nel territorio di Vazzano, operante nel settore del recupero dei rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata, avrebbe dovuto produrre ammendante compostato misto. La stessa, di fatto, secondo l'accusa, non rispettando la procedura prevista all'interno dell'autorizzazione integrata ambientale, generava un prodotto che non aveva perso la qualifica di rifiuto contenente plastiche, vetri e metalli, anche pesanti come il cromo esavalente ed andando ad inquinare irrimediabilmente i terreni agricoli.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza