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Bardi blindato in Basilicata, il campo largo non decolla

Bardi blindato in Basilicata, il campo largo non decolla

Chiorazzo: 'In Basilicata stesso coraggio della Sardegna'

POTENZA, 28 febbraio 2024, 13:44

di Mario Restaino

ANSACheck

Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Vito Bardi rafforza la sua candidatura in Basilicata dopo la vittoria di Alessandra Todde e del centrosinistra in Sardegna. Se fino a qualche giorno fa il centrodestra, o almeno una sua parte, dopo aver imposto Truzzu alla guida della Sardegna, accarezzava l'idea di sostituire il candidato di Forza Italia per le elezioni del 21 e 22 aprile, ora la mossa appare più rischiosa tanto che il responsabile organizzativo di FdI, Giovanni Donzelli, ha annunciato "prestissimo" la decisione, aggiungendo che il suo partito "lavora per l'unità della coalizione" e che non ci sono "preclusioni su nessuno, tanto meno su Bardi".

Maurizio Gasparri è netto: "noi siamo per Bardi, con una convergenza più ampia, ma in maniera molto serena". Prima di lui, a dirsi "assolutamente convinto" che il candidato sarà il governatore uscente era stato il ministro degli esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani: "Andiamo avanti per vincere in Abruzzo e in Basilicata".

Sempre in tema di paradossi, il successo di Todde in Sardegna ha messo in una posizione più difficile Angelo Chiorazzo, l'imprenditore lucano da mesi in campo per conto di "Basilicata casa comune" (il suo coordinatore politico, Lindo Monaco, ha chiesto al centrosinistra di "evitare spaccature dell'ultima ora") e da mesi in attesa di diventare il candidato del centrosinistra. Traguardo che da oggi appare non proprio vicinissimo e facile da raggiungere. Lui stesso, fatti gli auguri a Todde, ha chiesto che "la Basilicata abbia lo stesso coraggio della Sardegna. Cerchiamo di fare tesoro di queste indicazioni anche in Basilicata. Non c'è più tempo da perdere, non servono improvvisazioni. Possiamo vincere, uniti si vince", ha sottolineato. "Anche in Basilicata si può fare", gli ha fatto eco il segretario regionale del Pd, Giovanni Lettieri. L'ex senatore del Pd Salvatore Margiotta, ha chiesto ai dirigenti alla coalizione di centrosinistra, "potenzialmente vincente in Basilicata", di essere "testardamente unitari". E' anche l'ex ministro Roberto Speranza (Pd) si è augurato che "nel campo progressista cadano veti e pregiudizi" su Chiorazzo, definito "un candidato molto forte".

Nel frattempo, i presidenti provinciali di Potenza e Matera di Italia viva, hanno annunciato che, "con il perdurare di divisioni e personalismi, Iv non parteciperà a coalizioni che si occupano di sconfitte organizzate". Senza contare la dura posizione del M5s (non una novità, bisogna aggiungere): il consigliere regionale Gianni Perrino, ha detto chiaro e tondo che in Basilicata "la strada percorsa sino ad ora non è quella giusta. La tracotanza, le imposizioni dall'alto, le fughe in avanti e i pupari - noti e meno noti - sono aspetti che hanno fortemente diviso il cosiddetto 'campo progressista' lucano". Quando si dice: ostacoli alti così da superare.

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