L'Italia ha raggiunto
l'obiettivo nazionale sulla rete dei carburanti alternativi, ed
è il secondo paese Ue, dopo la Germania, per utilizzo dei
finanziamenti del Meccanismo Ue per collegare l'Europa (Mce)
2014-20 destinati alle stazioni di ricarica elettrica. Sono i
dati che emergono dalla relazione speciale della Corte dei Conti
Ue sulle Infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici.
Gli auditor hanno anche effettuato un viaggio di prova su
un'auto elettrica tra Germania, Italia e Francia per testare 10
stazioni di ricarica finanziate con i fondi Mce.
Secondo i revisori, l'Ue può vantare un successo
nell'utilizzo dello standard comune Ue sui connettori di
ricarica, ma viaggiare in Europa in vettura elettrica è ancora
una scommessa, soprattutto a causa di stazioni di ricarica non
distribuite in modo uniforme nei diversi paesi. "L'Ue - si legge
in una nota della Corte - è molto lontana dall'obiettivo del
Green Deal di un milione di punti di ricarica entro il 2025" e
non dispone di una strategia per la mobilità elettrica.
La Commissione europea proporrà una nuova direttiva sulle
infrastrutture per i carburanti alternativi e del regolamento
sulla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).
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