In Italia si usano 114.000 tonnellate
l'anno di pesticidi, con circa 400 sostanze diverse. Pochi
residui vengono ritrovati nei cibi, ma un problema importante è
il loro ritrovamento nelle acque superficiali e sotterranee: nel
2019 le concentrazioni misurate hanno superato i limiti previsti
dalle normative nel 25% dei siti di monitoraggio per le acque
superficiali e nel 5% di quelli per le acque sotterranee. Lo
rivela il rapporto dell'Ispra "Dove va l'ambiente italiano"
presentato oggi alla Camera.
La contaminazione da pesticidi rilevata secondo l'Ispra è
ancora sottostimata, a causa delle difficoltà tecniche e
metodologiche. L'obiettivo europeo è ridurre l'uso del 50% entro
il 2030.
Fenomeno in forte crescita quello delle specie alloctone
invasive, con un aumento del numero di specie aliene del 96% in
30 anni, un trend superiore a quello registrato a scala europea
(76%). Il fenomeno riguarda tutti gli ambienti e tutti gli
ecosistemi; attualmente in Italia sono presenti 3.367 specie
aliene e circa il 15% di queste provoca impatti sulla
biodiversità̀ e i relativi servizi ecosistemici, come dimostrano
i crescenti danni causati da patogeni e parassiti alieni alle
coltivazioni e alle foreste.
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