Un ufficio verde portatile che
permette di spostare la propria postazione di lavoro all'aperto,
abbracciando un albero, e offrendo a chiunque la possibilità di
lavorare in maniera agile e a contatto con la natura. Il
"tavolino" è appoggiato all'albero. Poi uno scranno di legno. E
il gioco è fatto. Lo hanno "inventato" i bambini in un
laboratorio a scuola. E lo ha presentato a Daniela Ducato,
presidente di Fondazione Territorio Italia e fresca di nomina al
vertice del Wwf Italia, a Milano durante il Green&Blue Festival
nella sezione Green Design.
L'ufficio nasce a Guspini, nel sud della Sardegna, da un
laboratorio denominato "Il banco di scuola che vorrei" con il
coinvolgimento dei bambini di Nuraminis e di Guspini. Fondazione
Territorio Italia con il supporto della designer Silvia Pani ha
ascoltato gli alunni. E messo in pratica i suggerimenti. Per la
sua realizzazione sono stati utilizzati ritagli tessili e canne
palustri, ricavate dalla pulizia degli alvei fluviali. Le parti
tessili servono anche da contenitori per semi selvatici che si
possono trovare e conservare all'occorrenza. Finito di vivere
l'ufficio può essere piantato, nutrirà la terra dalla quale
nasceranno nuovi semi: questa la filosofia principale del Design
della rinascita.
La postazione green pesa dai 150 ai 500 grammi a seconda
della grandezza scelta, si monta e si smonta in meno di un
minuto rendendola facilmente maneggiabile e trasportabile
ovunque si desideri ed è multi-accessoriata consentendo di
portare con sé tutto il necessario per lo smart working.
"L'ufficio verde - racconta Daniela Ducato - nasce dalla
creatività delle bambine e dei bambini. Ci siamo messi in
ascolto per abbracciare i loro pensieri ed è nato un oggetto che
abbraccia gli alberi. In Sardegna - svela l'imprenditrice green
- il mio ufficio abbraccia un albero di ulivo nel parco di
Guspini, a Milano è nel giardino di Stazione Radio, un
fazzoletto di terra vicino alla stazione centrale del capoluogo
lombardo interessato da un progetto di rinaturazione".
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