Con l'emergenza sanitaria provocata
dal Covid-19, resta elevata in Italia l'interesse per la
mobilità sostenibile. Ma la maggioranza assoluta (54%) dei
consumatori preferisce i modelli ibridi-elettrici, mentre cala
l'entusiasmo per l'elettrico a batteria (7% contro il 12% nel
2020) e si torna a registrare un moderato interesse verso i
tradizionali modelli a benzina e diesel (31% con 29% nel 2020).
È questo il quadro che emerge dal Global Automotive Consumer
Study 2021 di Deloitte.
La ricerca è condotta annualmente coinvolgendo oltre 24.000
consumatori distribuiti fra 23 Paesi nel mondo. Fra le
principali motivazioni indicate dai consumatori italiani per
passare all'elettrico, oltre alla sensibilità ambientale,
dominano soprattutto i fattori di carattere economico: la
prospettiva di risparmiare sui costi di alimentazione del
veicolo, ma anche la possibilità di usufruire di incentivi e
minori costi di manutenzione. A frenare la diffusione dei
modelli elettrici in Italia, invece, sono soprattutto due
fattori: in primis la mancanza di infrastrutture di ricarica
(29%), seguita dalle preoccupazioni per l'autonomia delle
batterie (27%). Il "fattore prezzo" rimane un driver di scelta
determinante, considerato che l'ampia maggioranza (73%) degli
italiani non sarebbe disposta a spendere più di 30.000 euro per
un veicolo elettrico. Diversamente dalla media globale, gli
italiani rivelano uno spiccato interesse anche per le stazioni
di ricarica pubbliche (46%), a conferma della necessità di nuovi
investimenti per potenziare l'infrastruttura nazionale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA