Cresce in Italia la familiarità
verso gli investimenti sostenibili e le tematiche Esg, anche in
seguito all'emergenza Covid-19, ma c'è ancora molto da fare, sia
da parte dei risparmiatori sia da parte dei consulenti
finanziari. E' questo in sintesi il messaggio che emerge dal
webinar organizzato da Assoreti Formazione Studi e Ricerche.
"C'è una conoscenza sempre più diffusa verso prodotti di
investimento socialmente responsabili, e l'attenzione è
cresciuta rapidamente nell'ultimo anno anche in ragione della
pandemia, che ha posto un po' l'accento sui temi della
sostenibilità e dell'economia circolare", afferma Paolo
Soccorso, dell'ufficio studi economici della Consob, presentando
l'indagine 2020 sulla relazione consulente-cliente, dalla quale
emerge che solo il 19% degli investitori dichiara di possedere
prodotti finanziari sostenibili e solo il 13% si ritiene ben
informato a fronte di un 26% che si riconosce una conoscenza di
base. In particolare, emergono "alcune aree di miglioramento
nella comunicazione tra consulente e cliente", aggiunge
Soccorso, che dalle prossime indagini si aspetta "dati più
confortanti, sia in termini di conoscenza e attenzione verso
questo tipo di investimenti, sia in termini di una migliore
interazione tra professionista e cliente". Formazione,
educazione finanziaria e sostenibilità sono le parole chiave nel
rapporto consulente-cliente, dice Sabrina Scarito, di Assoreti
Formazione e docente all'Università di Bologna e alla Luiss di
Roma. In particolare, in merito alla sostenibilità,
"l'attenzione è sempre più crescente ma i professionisti
dichiarano una conoscenza di base nel 38% dei casi e avanzata
nel 17%", afferma Scarito, citando il Rapporto della Consob ed
evidenziando che "il percorso è avviato ma c'è ancora molto da
fare".
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