Se il tasso di occupazione femminile
in Italia fosse uguale a quello maschile il Pil del nostro paese
sarebbe di 88 miliardi in più. E' questo uno dei dati emersi
durante "L'importanza di chiamarsi Carlo", il dibattito
televisivo in onda stasera su Sky tg24 durante il quale Valore
D ha presentato il suo manifesto al quale aderiscono 150
aziende, per esortare imprese e istituzioni alla parita' di
genere subito.
Anche perchè, si sottolinea, la lotta contro i divari si fa
ancora più urgente alla luce della pandemia e dell'emergenza
economica, due fenomeni che svantaggiano ulteriormente le donne
dal punto di vista dell'occupazione e della qualità della vita:
1 donna su 3 ha "subito" gli effetti negativi dello smartworking
per mancanza di equilibrio tra lavoro e vita domestica e già in
situazioni normali dedica 21 ore più degli uomini alla cura
della famiglia .Non solo.
La mancanza di una struttura di welfare adeguata fa sì che in
Italia gli asili nido ospitino
solo il 24,7% dei bambini con meno di 3 anni (al di sotto
dell'obiettivo europeo di raggiungere la soglia del 33% entro il
2010) con un ulteriore aggravio del carico sulle donne.
Tra gli interventi necessari, secondo Paola Mascaro,
presidente di Valore D: "l'introduzione delle certificazioni
sulle politiche di genere nelle imprese, associate a un sistema
premiante che
riconosca l'impegno dell'azienda". "Gli obiettivi da raggiungere
non sono solo numerici, bisogna aggiungerne altri come
sostenibilità, inclusività e diversità", ha affermato Maximo
Ibarra, amministratore delegato di Sky Italia.
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