Nuova seduta della Commissione
d'inchiesta sull'emergenza idrica in Abruzzo. All'incontro,
oggi, sono intervenuti i vertici della Gran Sasso Acqua. "Quello
che emerge è un bilancio in ordine con una cifra considerevole
di ammortamento per investimenti. Il problema rimane il solito:
la condizione pessima delle reti idriche", afferma, al termine
dei lavori, la presidente della Commissione, Sara Marcozzi.
"Per questo - aggiunge - è stata evidenziata la necessità di
intervenire su problemi strutturali ancor prima che nella
rincorsa di singole perdite. A questo si aggiungono alcuni casi
di abusivismo riscontrati. Da quello che ci viene riferito le
denunce fatte fino a ora non ha portato il recupero".
E' stata inoltre fatta chiarezza sui fondi per il Pnrr sulle
reti idriche. "Il progetto di Gsa - dice Marcozzi - è stato
riconosciuto finanziabile ma non finanziato, contrariamente a
quanto successo con quelli presentati degli altri cinque
soggetti gestori abruzzesi. Da quanto ci è stato detto, il
motivo del basso punteggio ottenuto è da ricercarsi nella
prospettiva realistica di quanto presentato. A partire dal
termine dei lavori indicato al 2026 e non al 2025, cui si somma
l'abbattimento previsto delle perdite non superiore al 20%".
"Come riferito - aggiunge - i lavori previsti per la sola
distrettualizzazione delle reti, senza intervenire sulle
infrastrutture, non potrebbe dare risultati superiori a questa
percentuale. Ci è stato anche riferito che il progetto sarà
riproposto e rimane ottimismo nella possibilità di accedere a
futuri finanziamenti. Ci riserviamo di fare le nostre
valutazioni come Commissione d'inchiesta, confrontando i
dettagli dei progetti di altri gestori", conclude Marcozzi.
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