"Sei aprile 2009 - 6 aprile
2021, allora come ora, a distanza di dodici anni dal sisma che
ha colpito L'Aquila, ricordiamo quella tristissima notte segnati
come fummo per il resto dei nostri giorni, irrimediabilmente
segnati, portatori di dolore che il tempo non è riuscito e
giammai riuscirà a lenire". Così il presidente del Consiglio
regionale, Lorenzo Sospiri, sul 12eesimo anniversario del sisma
dell'Aquila. "Riaprire quella triste pagina di vita non è
semplice, perché si vorrebbe cancellare ogni cosa, tornare
indietro nel tempo e come in un film riavvolgere tutto,
cambiando il corso della storia - spiega finora Sospiri in una
nota -. Oggi il nostro capoluogo, nella memoria delle 309
vittime, rinasce con vigore e bellezza. Il compito principale
del Consiglio regionale è stato, sin dai primi momenti di grave
difficoltà, quello di mantenere alto il livello di attenzione
verso il tessuto sociale del capoluogo con coerenza e senso di
appartenenza - ha concluso Sospiri - perché tutto l'Abruzzo,
come anche per altri eventi luttuosi, accaduti successivamente,
si sentisse interamente partecipe". I fari che illuminano il
colonnato di palazzo dell'Emiciclo, sede del Consiglio regionale
all'Aquila, questa notte sono rimasti spenti in segno di lutto.
Solo la luce di venti fiaccole ha rischiarato la cornice
dell'Emiciclo.
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