/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Concessioni balneari: ambientalisti, ora più spiagge libere

Concessioni balneari: ambientalisti, ora più spiagge libere

Lettera a enti e procure: "non mettere tutto a gara"

PESCARA, 09 maggio 2024, 13:00

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Otto associazioni ambientaliste hanno scritto a enti locali e nazionali e alle procure abruzzesi per chiedere con forza che la vicenda delle concessioni balneari ormai da considerarsi decadute evolva da un lato verso un numero maggiore di spiagge libere e dall'altro verso gare per l'assegnazione dei lidi rimanenti fondate su stringenti criteri ambientali. Il documento è sottoscritto da Stazione Ornitologica Abruzzese, Lipu, Altura, Forum H2O, Paliurus, Rewilding Apennines, Gruppo di Intervento Giuridico e Forum Ambientalista.
    Le associazioni ricordano che "in Abruzzo la percentuale di spiagge fortemente antropizzate a causa delle concessioni affidate a privati è tra le più elevate del paese, con scomparsa delle dune e di decine di specie animali e vegetali da ampi tratti di costa. Lo stesso Piano del Demanio Regionale del 2015 - dicono - ammetteva tale condizione di stress ambientale e indirizzava verso una rinaturalizzazione almeno parziale della costa. Sono passati nove anni e tutto è rimasto sulla carta.
    Anzi, la condizione ambientale continua a peggiorare".
    Alla luce del pronunciamento del Consiglio di Stato, secondo le associazioni ora si può decidere di "non mettere a gara i tratti di spiaggia ma farli diventare spiagge libere, come avviene in gran parte dei paesi europei", anche per ragioni di "equità sociale".
    Gli ambientalisti auspicano che "le scelte delle amministrazioni ai vari livelli siano improntate ad una gestione concretamente equilibrata ed ecologicamente sostenibile della costa, che non può che avvenire con decisioni che seguano queste indicazioni".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza