Tre diverse date, 7, 11 e
14 settembre, per altrettante udienze al Tribunale del Riesame
dell'Aquila nelle quali si deciderà se potranno tornare o meno
in servizio i dieci poliziotti della Stradale di Pratola Peligna
(L'Aquila) sospesi con ordinanza del giudice per le indagini
preliminari del Tribunale di Sulmona (L'Aquila). Le accuse, per
loro, sono a vario titolo truffa e falso ai danni dello Stato,
peculato, furto, omissione d'atti d'ufficio, omissione di
soccorso e interruzione di pubblico servizio. Per i difensori,
che hanno presentato ricorso, si tratta di un provvedimento
generalizzato che non tiene conto nemmeno di alcune condotte
episodiche contestate che, in alcuni casi, farebbero venir meno
la continuazione del reato; i legali hanno anche eccepito
l'eccezione preliminare della competenza territoriale.
Per il gip del Tribunale di Sulmona, che aveva accolto le
richieste del sostituto procuratore Stefano Iafolla basate su
tre anni di indagini, dal 2019 al 2022, "gli accertamenti
investigativi hanno consentito di ricostruire la sussistenza di
un sistema seriale di condotte attraverso le quali un gruppo di
agenti di Polizia Stradale, ha anteposto in modo ostinato e
reiterato il soddisfacimento dei propri interessi personali al
diligente adempimento dei doveri istituzionali, in pregiudizio
dell'intero sistema di sicurezza, prevenzione e soccorso della
viabilità sul territorio di competenza".
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