(ANSA) - PESCARA, 24 GEN - "Stanno studiando un progetto di
destrutturazione, vogliono affossare la Nuova Pescara. Il pdl
firmato da Sospiri ed altri consiglieri persegue, da una parte,
lo scopo di rinviare al 2027 l'istituzione di Nuova Pescara e,
dall'altra, quello di predeterminare le condizioni perché un
simile rinvio possa in futuro determinarne altri, fino a
provocarne il definitivo fallimento". Lo afferma Carlo
Costantini (Azione), promotore del referendum del 2014 sulla
fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, a proposito della
proposta di legge presentata nei giorni scorsi dal presidente
del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, primo firmatario, e da
altri consiglieri regionali.
Nel corso di una conferenza stampa, affiancato dal segretario
provinciale di Azione, Stefano Torelli, Costantini parla di "un
progetto di legge che non serve ai cittadini e alle imprese.
Serve esclusivamente al ceto politico, per lasciare le cose
invariate o, magari, nell'imminenza delle prossime elezioni
comunali e regionali, per consumare qualche regolamento di conti
interno ai partiti o alle coalizioni".
Dalle risorse che andranno perse - i cinque milioni di euro
messi a disposizione dopo l'emergenza Covid-19 e i dieci milioni
all'anno assegnati dallo Stato, per un totale di 40 milioni di
euro - alla creazione, con il pdl, di quello che viene definito
"sportello unico per i rinvii" e fino ai "super-poteri" dei
presidenti della Regione, Marco Marsilio, e del Consiglio
regionale, Lorenzo Sospiri, Costantini illustra punto per punto
gli "aspetti poco chiari ed illogici che meritano di essere
portati a conoscenza dei cittadini".
C'è perfino il rischio che il nuovo comune "si chiami
'Nessuno'", perché "il rinvio operato dalla nuova legge
sull'attuale rinvia a sua volta la scelta del nome allo statuto
del nuovo Comune, che l'Assemblea Costitutiva non avrà avuto la
possibilità di approvare". Infine, se le attività previste dalla
nuova legge "fossero condivise da due soli Comuni, il terzo
Comune (quello inadempiente) sarà commissariato. Questo vuol
dire che se Montesilvano e Spoltore dovessero accordarsi su
tutto - conclude Costantini - Pescara dovrà totalmente adeguarsi
alle loro decisioni, pena il suo commissariamento". (ANSA).
Nuova Pescara: Costantini, vogliono affossare progetto
Promotore referendum, con pdl rischio fallimento definitivo
