Spettacoli, proiezioni, salotti
letterari, ma anche corsi di difesa personale. Sono tante le
iniziative promosse dall'amministrazione comunale dell'Aquila in
occasione della ricorrenza del 25 novembre, giornata per
l'eliminazione della violenza contro le donne. A presentarle in
conferenza stampa l'assessore alle Pari opportunità Ersilia
Lancia, alla presenza del prefetto dell'Aquila, Cinzia Torraco.
Sono intervenuti, inoltre, l'editrice aquilana Alessandra
Prospero e il regista Giampiero Mancini, autore dello spettacolo
"Natura morta in un fosso".
Il programma del calendario "Non è solo il 25 novembre"
prevede l'allestimento di due spettacoli gratuiti al Ridotto del
Teatro comunale.
Si inizia domani, 22 novembre, alle 18, con lo spettacolo
musicale "Sante Bambole Puttane - Donne in musica contro la
violenza" a cura della cantautrice Grazia Di Michele,
accompagnata dalla chitarra di Fabiano Lelli, su musiche di
Joanna Di Michele. Sabato 26 novembre si terrà un corso di
autodifesa femminile a cura di Asd Jujitsu Accademy, nella
palestra Attiva, sulla strada statale 80 in via di Pettino. Info
e prenotazioni: 347 1818742. A seguire, il 27 novembre, alle
18:30 sarà allestito lo spettacolo teatrale "Natura morta in un
fosso" interpretato e diretto da Giampiero Mancini.
Infine, lunedì 28 novembre, alle 10, salotto letterario con
gli studenti delle scuole superiori dal titolo "Donne in lettere
contro la violenza": Alessandra Prospero dialogherà con le
autrici Monica Pelliccione, Emma Pomilio e Luisa Gasbarri; a
seguire le letture delle poesie di Carmela De Felice, Carla
Gonnelli e Clara Di Stefano e di un monologo di Rosanna
Narducci.
"La finalità - ha spiegato Prospero - è dare voce a chi non
ne ha, attraverso la letteratura, la narrativa e la poesia,
ovvero a tutte le donne che vengono tenute in silenzio con la
violenza, sia fisica che psicologica".
"Le statistiche sui femminicidi - ha aggiunto Lancia - ci
ricordano quotidianamente, con un aggiornamento disperato dei
dati sulle donne ammazzate, che la questione della violenza di
genere è e resta, innanzitutto, una questione culturale".
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