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Segre: Anpi L'Aquila, mozione sindaco cancella storia Italia

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Segre: Anpi L'Aquila, mozione sindaco cancella storia Italia

Centrosinstra e associazioni, Biondi non nomina mai fascismo

L'AQUILA, 27 ottobre 2021, 16:34

Redazione ANSA

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In merito alla cittadinanza a Liliala Segre annunciata ieri dal Comune dell'Aquila, l'Anpi e le forze di centrosinistra contestano la mozione proposta perchè "il Sindaco dell'Aquila, nonostante il Consiglio comunale avesse già approvato una Mozione il 12 febbraio 2020, ha deciso di scrivere ieri una nuova, incomprensibile Delibera".
    Delibera nella quale secondo l'Anpi "sembra che non si stia parlando della storia d'Italia, della guerra, dello sterminio degli Ebrei, delle Leggi razziali del fascismo che condannarono la Segre bambina a una feroce prigionia a cui è miracolosamente scampata e condannarono con lei migliaia di persone - ebrei, rom, oppositori politici, omosessuali, disabili - alla tortura e alla morte.
    Non esistono campi di concentramento, la violenza, la fame a cui il ventennio costrinse gli italiani. Nelle nove pagine del provvedimento si parla vagamente e ipocritamente di "regimi totalitari" europei, si citano prevalentemente i crimini del comunismo e quasi di passaggio quelli del nazismo. E mai - mai - si nomina il fascismo, il regime responsabile delle sofferenze della Segre, che è stata la pagina più vergogna, vile e crudele di cui l'Italia si è macchiata nella sua storia".
    Nella nota l'Anpi e i gruppi d'opposizione e le associazioni che si sono associati spiegano "con indifferenza e a sfregio della circostanza che richiedeva ben altro rispetto per la figura di Liliana Segre, il Sindaco dell'Aquila vuole riscrivere la storia d'Italia e, tra negazionismo e revisionismo, ignora i crimini del fascismo (parola che proprio non riesce a pronunciare) e nella motivazione usa una formula che finisce per disconoscere la vita della Segre, la sua lunghissima silenziosa sofferenza e poi la sua scelta coraggiosa di raccontare la ferocia nazifascista. Una onorificenza così solenne - che deve riconoscere il valore storico e umano di chi la riceve - spetta al Consiglio Comunale che ha già votato una Mozione e che l'ufficio di Presidenza deve tradurre in atti d'intesa con i Capigruppo".
   

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