di Germana D'Orazio
Derivati della plastica + 30%,
vetro +15% e alluminio +35%. Sono questi gli aumenti dei costi
delle materie prime, da gennaio 2021 a oggi, avvenuti nei
comparti della produzione industriale italiana. Aumenti che
comportano, a catena, il rialzo del costo del lavoro e dei
prezzi fino all'acquirente finale. "Siamo costretti a modificare
i listini in continuazione", dice Emilio Ponzio, dell'omonima
ditta di semilavorati in alluminio di Pineto (Teramo), sul
mercato da quattro generazioni nel settore dell'edilizia.
"Vivo dei giorni di grande euforia. La produzione è tornata a
svolgersi su tre turni, si lavora anche il sabato e le richieste
sono davvero tante. Allo stesso tempo, però, serpeggia il timore
della scarsità delle materie prime. La tendendenza
all'accaparramento di materie e componenti è spalmata a tutti i
livelli della filiera. La rincorsa alle scorte di magazzino,
oltre il proprio fabbisogno, è continua. La nostra prima
preoccupazione è di non far mancare nulla ai clienti. Se manca
un solo componente, su venti che servono ad esempio per fare
uninfisso in allumino, si blocca tutta la filiera".
Il mercato internazionale delle materie prime, tra cui
l'alluminio primario, ha subito un restringimento per varie
ragioni, tra queste: l'aumento della domanda, la filiera delle
forniture rallentata dalla pandemia e la limitazione delle
esportazioni di materie prime dei grandi paesi produttori, come
la Cina. Settori come la produzione del mobile e dell'industria,
abitualmente acquirenti all'estero, non trovando soddisfazione
ai propri fabbisogni, si rivolgono ai mercati locali e europei
di materie prime, intasando lo spazio di approvvigionamento di
altri settori, tra cui quello dell'edilizia. Pertanto,
nonostante l'aumento della richiesta di prodotti, tutto il
sistema produttiva va in sofferenza. La ripresa post covid ha,
dunque, creato una situazione paradossale e un equilibrio
precario della produzione industriale italiana. "Non siamo in
grado di fare previsioni, lavoriamo cercando di mantenere in
equilibrio la produzione, a cui è legato il funzionamento di
ogni settore della filiera, dalla materia prima al prodotto di
vendita al dettaglio", conclude Ponzio.
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