Sul Cura Abruzzo 1 e 2 il Pd
critica pesantemente l'azione del governo regionale. "Parole
solo parole da parte della Giunta - ha detto il capogruppo in
Consiglio Regionale Silvio Paolucci - perché su 200 milioni di
euro disponibili appena 51 sono stati erogati ovvero il 25% e
peraltro una parte di queste risorse sono arrivate come partite
di giro. Ma non basta. Di 51 mln parliamo di fondi rotativi che
vanno poi restituiti. Di fatto 6 mln per le imprese 12 per le
famiglie e 3 per gli studenti. Poi più nulla. È grave quello che
è accaduto perché siamo di forte ad una Giunta senza priorità
perché per esempio i fondi per il Napoli Calcio si sono trovati
e sono stati liquidati entro metà dicembre. Una Giunta lenta e
attiva solo a fare polemiche con il Governo. È ovvio che questa
Giunta ha sovvertito ogni programma ma noi continueremo con il
nostro lavoro e a denunciare e a chiedere alla Giunta non di
fare propaganda ma di far arrivare realmente le risorse alle
famiglie abruzzesi".
Critico anche il giudizio del consigliere regionale Dino
Pepe: "Noi abbiamo avuto un atteggiamento di responsabilità per
l'approvazione del Cura Abruzzo 1 e 2. Oggi però i ritardi
della Giunta sotto gli occhi di tutti. Ritardi di oltre sei mesi
e altri ritardi per procedure e avvisi arriveranno in futuro.
Voglio fare qualche esempio. Dei 7 milioni promessi alle case
di riposo nemmeno i 3 milioni a fondo perduti sono arrivati alle
Asp. Molte case di riposo come quelle di Nereto, Sant'Omero e
Civitella del Tronto sono in difficoltà. E poi i balneatori che
attendono ancora i fondi per le mareggiate del 2019. Il milione
è ancora nel cassetto".
"E che dire dei ristoratori - aggiunge Pepe - che aspettano
dopo le promesse. La Regione non ha proposto nulla, ma solo
criticato il Governo dopo l'incontro avuto. Dimenticato
completamente anche il mondo della pesca. E poi il Comitato
Tecnico Scientifico diretto da Benigno D'Orazio cosa ha fatto?
Davvero una azione del governo regionale Marsilio non
corrispondente alle attese della cittadinanza. Un Governo
regionale che non dialoga con sindacati e forze sociali. Una
azione politica di contestazione verso il Governo di Roma, ma
che sta tradendo gli abruzzesi".
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