"Se l'indirizzo politico del
coordinamento regionale di Forza Italia non dovesse cambiare
nelle prossime ore, saremo questa volta costretti a prenderne le
distanze, non potendo più accettare una gestione personalistica
del partito che non tenga assolutamente conto dei territori e
delle loro espressioni, e facendoci promotori di un'iniziativa
finalizzata ad informare i vertici romani delle motivazioni che
ci inducano a lasciare il partito che da sempre abbiamo
sostenuto ma che, oggi, si muove con una gestione
incondivisibile da parte del territorio che ha espresso il
maggior numero di consensi". E' il documento di esponenti di Fi
di Teramo che ufficializza la rivolta del partito teramano
contro la ipotesi di nominare nella Giunta abruzzese l'ex
consigliere regionale Daniele D'Amario, appena uscito
dall'assemblea dopo il rientro di Mauro Febbo, defenestrato come
assessore regionale, su volere della Lega, per il "tradimento"
alle elezioni di Chieti dove l'uomo forte della politica teatina
non ha corso con il centrodestra.
La presa di posizione rallenta la soluzione della crisi in seno
al centrodestra che governa la Regione annunciata per ieri e
slittata anche oggi. Nel documento firmato dal sindaco di Atri
(Teramo), Piergiorgio Ferretti, i candidati alla Regione Abruzzo
Mario Cozzi, Cristina Verdoni, Valentina Filipponi ed Anna Paola
Mazzone, il consigliere Provinciale Domenico Pavone "ed altri
innumerevoli amministratori, consiglieri comunali e
simpatizzanti di Forza Italia della Provincia di Teramo",
attaccano il coordinatore regionale, il senatore Nazario Pagano,
che ha scelto di sostituire di Febbo facendo entrare D'Amario,
come assessore esterno al posto del leghista Piero Fioretti. Al
posto di quest'ultimo entrerebbe nell'esecutivo il capogruppo
salviniano, Pietro Quaresimale. Gli azzurri di Teramo
rivendicano un posto per l'attuale sottosegretario alla
presidenza, Umberto D'Annuntiis, forzista teramano, al posto del
quale in Consiglio subentrerebbe l'ex sindaco di Atri, Gabriele
Astolfi, che alle elezioni del febbraio dello scorso anno ha
ottenuto circa 4.500 preferenze. Ricordiamo che Forza Italia,
alle ultime elezioni regionali, ha ottenuto in Provincia di
Teramo il 12% circa dei voti, percentuale più alta rispetto a
tutte le altre Province, con la Provincia di Chieti che si è
attestata al solo 8%. "La scelta di Forza Italia per la
composizione della prima Giunta Regionale non tenne in
considerazione tale risultato premiando territorialmente la
Provincia di Chieti con la designazione di Mauro Febbo ad
Assessore Regionale e con conseguente penalizzazione dei
candidati consiglieri della Provincia di Teramo De Annuntiis,
non entrato in Giunta, e di Gabriele Astolfi, primo dei non
eletti di Forza Italia con 4500 voti, impossibilitato a
subentrare in surroga - si legge ancora nella nota.
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