La pandemia non ha fermato i
lavori di restauro delle Gallerie dell'Accademia, a Venezia, che
hanno riaperto con una novità: la restituzione all'uso del
"Corridoio palladiano", al primo piano, dopo due anni di
interventi, curati dal Segretariato regionale del MiC per il
Veneto. Uno spazio che, aldilà del pregio architettonico, ha una
funzione essenziale nel tornare a garantire un percorso
circolare per i visitatori delle Gallerie, fondamentale in
funzione anti-Covid, agevolando in particolare le persone con
difficoltà motorie.
La fruizione del corridoio, con un percorso a breve dedicato
a Bonifacio Veronese, è accompagnata da un prossimo intervento
di riallestimento delle sale attigue: da quella dedicata alla
ricostruzione del soffitto di Palazzo Corner Spinelli, dipinto
da Giorgio Vasari, ricomposto dopo 30 anni di ricerche e
acquisizioni dei vari "frammenti" sparsi nel mondo, a una sala
dedicata alle tele dei Bassano, a un nuovo ambiente per
l'esposizione periodica dei capolavori del Gabinetto dei
disegni, dove ci sono 20 lavori di Leonardo, tra cui l'Uomo
Vitruviano. Per quest'ultimo disegno, come ha ricordato il
direttore Giulio Manieri Elia, si sta valutando la possibilità
di un'esposizione limitata ma con cadenza annuale, accompagnata
da strumenti multimediali tesi ad approfondirne la conoscenza.
Chiuso il lotto dei lavori per il Corridoio palladiano e le
nuove sale, l'impegno è di arrivare all'autunno del 2022 alla
chiusura complessiva del grande progetto di restauro delle
Gallerie, come ha ricordato il segretario regionale del MiC per
il Veneto, Renata Casarin. Il costo complessivo di tutti i
restauri, tra fatti e da fare, ammonta a nove milioni di euro.
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