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La Muta di Raffaello torna alla Galleria delle Marche

La Muta di Raffaello torna alla Galleria delle Marche

L'8 agosto apertura straordinaria, dopo trasferta a Londra

ROMA, 06 agosto 2022, 21:29

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Muta di Raffaello torna nella sua collocazione alla Camera della Duchessa della Galleria Nazionale delle Marche, a Urbino, dopo la trasferta per la mostra "Raphael" alla National Gallery di Londra, che si è conclusa il 31 luglio.
    Per l'occasione, l'8 agosto dalle 13 alle 19, ci sarà un'apertura straordinaria della Galleria Nazionale delle Marche.
    Il Ritratto femminile di Raffaello (meglio conosciuto come La Muta) mancava da quattro mesi dalla sua collocazione e in questi giorni è sottoposto alle normali procedure di verifica dello stato di salute. Tutt'ora avvolta in un velo di mistero, l'opera, è tra le più famose e discusse di Raffaello, soprattutto a causa dell'identificazione della figura femminile ritratta. Non è certo chi si nasconda dietro l'enigmatico volto di giovane donna ritratta nel dipinto, la cui storia collezionistica ha un avvio sicuro nella Firenze dei primi anni del XVIII secolo: il quadro lo si ritrova a Palazzo Pitti tra i beni del gran principe di Toscana Ferdinando de' Medici (inventario del 1702-1710); quindi nel 1713 è traslato nella villa medicea di Poggio a Caiano e 60 anni più tardi lo si trova agli Uffizi, prima nella sala dell'Ermafrodito e poi nella Tribuna.
    Dal 1927 è in deposito permanente alla Galleria Nazionale delle Marche dove, nel 1975 fu trafugata insieme ad altre opere e poi recuperata l'anno successivo in Svizzera.
    Con il rientro de La Muta da Londra si torna ad arricchire lo scrigno storico-artistico di Palazzo Ducale, che proprio in questi ultimi quattro mesi si è impreziosito ulteriormente. Il 6 aprile, all'indomani della partenza del capolavoro per Londra, si sono inaugurate le prime sei nuove sale al secondo piano di Palazzo Ducale, la cui musealizzazione si è completata lo scorso 14 luglio con l'apertura di altre otto sale, tutte dotate dei più moderni sistemi di climatizzazione, illuminazione e sicurezza.
    In questi nuovi spazi hanno trovato posto circa un centinaio di opere in più rispetto all'inizio della scorsa primavera. Questo ha portato al recupero di alcuni spazi del Palazzo che erano inaccessibili da molto tempo, come la Loggia del Gallo, il Torricino sud e altri.
    Senza dimenticare che, in occasione del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro, lo scorso 23 giugno al piano terra di Palazzo Ducale si è inaugurata la mostra-evento 'Federico da Montefeltro e Francesco di Giorgio: Urbino crocevia delle arti', curata da Alessandro Angelini, Gabriele Fattorini e Giovanni Russo, che fino al prossimo 9 ottobre propone 80 opere - tra pitture, sculture, disegni, medaglie, affreschi staccati e codici -, un terzo delle quali provenienti dall'estero.
   

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