PARIGI - E' un nuovo potente simbolo dei legami che uniscono la Francia e l'Italia, le due 'sorelle latine' dell'Europa, unite da profonde relazioni politiche economiche e culturali, ma anche e soprattutto umane attraverso millenni di storia in comune. La città di Narbona, nel sud della Francia, rende omaggio al suo passato romano con un nuovo modernissimo museo aperto a maggio ma inaugurato ufficialmente soltanto questa settimana.
Concepito dallo studio di architettura Foster + Partners, il 'Narbo Via' - questo il nome del nuovo polo culturale di Narbona, con un patrimonio di oltre 9.000 pezzzi - nasce da un'idea avuta già negli anni Settanta dall'ex presidente della regione di Languedoc-Roussillon, oggi inglobata nell'Occitania, Georges Freche. Di un costo di 57 milioni di euro, il museo, i cui lavori sono stati avviati nel 2015, è stato finanziato al 90% dalla regione Occitania. All'interno, anche tanti reperti conservati per oltre un secolo all'interno della chiesa di Notre-Dame de Lamourguier ora allestiti lungo un'impressionante 'Via lapidaria', un 'viale di pietre' che attraversa il percorso espositivo permanente di 2.800 metri quadri, come una spina dorsale all'interno del museo, composta da 760 pezzi antichi provenienti in gran parte da necropoli romane e monumenti funebri della zona. Molti riportano incisioni, motivi scolpiti, decorazioni floreali, tori o motivi mitologici come una gorgone pietrificata. All'interno del 'Narbo Via' anche un robot gigante chiamato 'transtockeur', che a determinati momenti della giornata 'afferra' un antico reperto e lo sistema in una cellula circondata da schermi informativi per i visitatori. Il robot può anche 'aiutare' i ricercatori che vogliono studiare anche solo un dettaglio dei tesori di Narbona.
Citata dal quotidiano Le Monde, la direttrice generale del museo, Valérie Brousselle, ricorda che i cittadini dell'antica 'Narbo Martius' restano molto legati alla loro radici romane e nel corso dei secoli si sono battuti per conservarne i simboli.
Nei pressi dell'antico porto romano non lontano dalla Spagna, passa anche la celebre 'Voie Domitienne', la 'Via Domitia', costruita dal 118 a.C per unire l'Italia alla penisola iberica attraverso la 'Gallia Narbonensis'. Costeggiate a tratti da pini marittimi, le strade della regione offrono ancora oggi paesaggi molto simili a quelli che si possono ammirare in regioni come il Lazio o la Campania, tra mare, colline e l'imponente massiccio dei Pirenei.
Tra i pezzi più importanti del museo, anche un affresco, straordinariamente ben conservato, rivenuto durante gli scavi presso la Villa du Clos de la Lombardie, vicino alla stazione ferroviaria di Narbona, Aperto a maggio senza promozione, il museo 'Narbo Via' ha già accolto 100.000 visitatori. Dispone anche di un ristorante, una boutique e dei giardini.
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