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Coldiretti, su ortofrutta pesa concorrenza sleale straniera

Redazione ANSA RIMINI
(ANSA) - RIMINI, 03 MAG - Sul settore ortofrutticolo italiano, uno dei comparti d'eccellenza del Paese, e su suoi conti pesa "la concorrenza sleale delle produzioni straniere con la frutta Made in Italy stretta nella morsa del protezionismo da un lato e del dumping economico e sociale dall'altro". E' quanto emerge dall'analisi della Coldiretti "Salviamo l'ortofrutta italiana" presentata, all'inaugurazione di Macfrut, il salone internazionale dell'ortofrutta in programma alla Fiera di Rimini fino al 5 maggio.

Sul fronte della concorrenza sleale, viene osservato nello studio dell'associazione "quasi un prodotto alimentare su cinque importato in Italia non rispetta le normative in materia di tutela della salute e dell'ambiente o i diritti dei lavoratori vigenti nel nostro Paese, spesso spinto addirittura da agevolazioni e accordi preferenziali stipulati dall'Unione Europea. Un esempio sono le nocciole dalla Turchia, su cui pende l'accusa di sfruttamento del lavoro delle minoranze curde. Ma ci sono anche l'uva dell'Argentina e le banane del Brasile gravati da pesanti accuse del Dipartimento del lavoro Usa per utilizzo del lavoro minorile ma con i quali l'Ue ha comunque avviato l'accordo commerciale di libero scambio Mercosur".

Di fronte a uno scenario del genere, allora, "è necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l'ambiente, il lavoro e la salute, secondo il principio di reciprocità ", osserva il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.

Inoltre, argomenta ancora, "l'export di frutta fresca vale 3,8 miliardi che potrebbero aumentare se si riuscisse a superare il gap logistico e infrastrutturale con le opportunità offerte dal Pnrr per garantire trasporti efficienti sulla linea ferroviaria e snodi aeroportuali per le merci che - conclude - ci permettano di portare i nostri prodotti rapidamente da nord a sud del Paese e poi in ogni angolo d'Europa e del mondo".

(ANSA).

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