ROMA - Potenziare gli sforzi per garantire che il cibo che mangiamo sia sicuro. E' l'obiettivo della prima Giornata Mondiale Onu della Salubrità Alimentare, che viene celebrata oggi a livello mondiale. Perché il tema della salubrità alimentare riguarda tutti e contribuisce alla sicurezza alimentare, alla salute umana, alla prosperità economica, all'agricoltura, all'accesso ai mercati, al turismo e allo sviluppo sostenibile. "Non ci può essere sicurezza alimentare - ha osservato il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva - senza salubrità alimentare".
Ogni anno, spiega la Fao in una nota, nel mondo quasi una persona su dieci (circa 600 milioni di persone) si ammala e 420.000 muoiono dopo aver mangiato cibo contaminato da batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche. Il cibo non sicuro ostacola inoltre lo sviluppo in molte economie a basso e medio reddito, che perdono circa 95 miliardi di dollari in produttività in seguito a malattie, disabilità e morte prematura dei lavoratori. L'ONU ha incaricato due delle sue agenzie, l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di gestire gli sforzi per promuovere la salubrità alimentare in tutto il mondo. La FAO e l'OMS hanno unito le loro forze per aiutare i Paesi a prevenire, gestire e reagire ai rischi lungo la filiera alimentare, collaborando con produttori e rivenditori di alimenti, autorità di regolamentazione e interlocutori della società civile, sia per gli alimenti prodotti localmente che per quelli importati.