(ANSA) - FORLI, 11 GEN - "Basterebbero bassi investimenti privati per raddoppiare in Emilia-Romagna e in Adriatico la produzione di gas metano". Lo afferma Confindustria Romagna che al riguardo cita le stime pubblicate dal Sole 24 Ore. "Sarebbe un rilancio atteso e auspicato - afferma l'associazione degli industriali -, che potrebbe raddoppiare l'attuale produzione regionale da 800 milioni a 1,6 miliardi di metri cubi di gas naturale".
Pertanto, osserva l'associazione, "occorre quanto prima sprigionare questo potenziale e la sua ricaduta importantissima per imprese e cittadini: in ballo non ci sono solo professionalità e tecnologie riconosciute e stimate a livello mondiale, ma anche impatti positivi sulle bollette, che allevierebbero il peso dei costi dell'energia industriale e familiare. Le aziende del settore oil&gas - prosegue Confindustria Romagna - si stanno avvitando oggi su una spirale di rinuncia agli investimenti da un lato e a nuove opportunità occupazionali dall'altro: occorre invertire la tendenza prima che diventi irreversibile, dopo tre anni con il fiato sospeso".
A giudizio degli industriali romagnoli, ancora, "il metano è l'unico nostro vero ponte verso le energie rinnovabili, immediatamente utilizzabile e perfettamente compatibile con il biometano da fonti rinnovabili, con cui viene già oggi miscelato e immesso in rete. In attesa che ci si pronunci sulle nuove autorizzazioni - conclude l'associazione -, vanno rimesse in moto quelle esistenti. Da qui passa la sola transizione possibile, che va perseguita fin da subito con pragmatismo, lungimiranza e buon senso". (ANSA).