BRUXELLES - Per aiutare il Libano "nella gestione della migrazione, ci impegniamo a mantenere aperti i percorsi legali verso l'Europa e a reinsediare i rifugiati dal Libano nell'Ue. Allo stesso tempo, contiamo sulla vostra buona collaborazione per prevenire l'immigrazione clandestina e combattere il traffico di migranti". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nell'incontro stampa a Beirut.
"L'Ue sostiene fermamente il Libano e il suo popolo. E vogliamo esplorare modi per rafforzare la nostra cooperazione", ha affermato von der Leyen. Con il pacchetto finanziario da 1 miliardo "vogliamo contribuire alla stabilità socioeconomica" del Paese, "rafforzando i servizi di base come istruzione, protezione sociale e sanità per la popolazione libanese". "Vi accompagneremo nel portare avanti le riforme economiche, finanziarie e bancarie", ha affermato la presidente dell'esecutivo comunitario. "Queste riforme sono fondamentali per il miglioramento a lungo termine della situazione economica complessiva del paese". "Sosterremo le forze armate libanesi e le altre forze di sicurezza - ha aggiunto anche von der Leyen -. Ciò riguarderà principalmente la fornitura di attrezzature e formazione per la gestione delle frontiere" segnalando che "sarebbe molto utile" un accordo con Frontex "in particolare sullo scambio di informazioni e sulla consapevolezza situazionale". "Comprendiamo le sfide che il Libano deve affrontare nell'ospitare i rifugiati siriani e altri sfollati. È fondamentale garantire il benessere delle comunità ospitanti e dei rifugiati siriani", ha sottolineato la presidente dell'esecutivo comunitario. "Dal 2011 l'Ue sostiene il Libano con 2,6 miliardi di euro, non solo per i rifugiati siriani, ma anche per le comunità ospitanti. E continueremo a supportarvi. Vedremo anche come rendere più efficace l'assistenza dell'UE. Ciò include l'esplorazione di come lavorare su un approccio più strutturato ai rimpatri volontari in Siria, in stretta collaborazione con l'Unhcr. Allo stesso tempo, è necessario un maggiore sostegno da parte della comunità internazionale ai programmi umanitari" in Siria.
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