Ma i canali della disinformazione sono passati anche attraverso Twitter. In particolare, il social media è stato usato nel "tentativo di inquinare" l'ambiente "tedesco", con un "mix di informazioni false".
"Twitter - spiega il rapporto - è stato utilizzato in modo così pesante" verso la Germania, "che Russia Today e Sputnik registrano una maggiore attività rispetto a media di qualità tedeschi messi assieme".
"Tra domenica e martedì, oltre 10mila Tweet da 3000 account hanno citato l'Ucraina, quasi tutti in relazione allo scontro nel mar d'Azov. E nonostante il largo numero di 'tweeters' - si evidenzia - è stato un gruppo di 30 profili a guidare la parte significativa del dibattito. I 30 account sono stati identificati come promotori di opinioni pro-Russia e di estrema destra, e in larga parte automatizzati".
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