La fetta più importante in proporzione la riscuote la Lettonia, che nel 2017 ha registrato una quota di entrate pubbliche da eco-tasse dell'11,2%, precedendo Slovenia e Grecia (entrambe al 10,2%), Croazia e Bulgaria (9,1%). All'estremo opposto della classifica, il Lussemburgo (4,4%), la Germania (4,6%) e la Svezia (4,9%) hanno registrato le quote più basse di imposte ambientali, seguite da Francia e Belgio (5,0%). L'Italia si piazza a metà classifica, con il 7,9%, al di sopra della media Ue (6,1%).
A pesare di più sono soprattutto le tasse sull'energia (77%) e sui trasporti (20%), mentre incidono in minima parte quelle sull'inquinamento e l'uso delle risorse (3%).
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