In Europa nel 2018 è Cipro il
Paese con lo stock più elevato di crediti
deteriorati imputati al Governo (32,4% del Pil), cifra che
stacca di gran lunga i successivi cioè Slovenia (3,3%),
Portogallo (1,5%), Croazia (1,2%). In Italia sono a
zero. E' quanto rileva Eurostat che oggi ha diffuso i dati sulle
passività 'teoriche' (nel senso che sono solo potenziali e
possono materializzarsi come debiti del Governo solo se si
verificano alcune condizioni) e i crediti deteriorati dei
Governi dei 28 Paesi Ue, una verifica richiesta dalla
sorveglianza rafforzata dei bilanci introdotta con il Six Pack,
per avere un quadro più chiaro dei rischi che corrono le finanze
pubbliche. Per quanto riguarda le garanzie statali, la forma più
comune di passività teorica, in testa ci sono Finlandia (32,6%
del Pil), Austria (16,3%), Danimarca (14,8%) e Germania (12,8%).
Le più basse sono in Irlanda e Slovacchia (0%), Bulgaria,
Repubblica Ceca e Regno Unito (0,2%). Sulle passività addebitate
ad entità controllate dal Governo è prima la Grecia (119,9%),
seguita da Olanda (102,5%), Germania (90,5%) e Lussemburgo
(77,1%). In Italia sono il 52,7%.
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