ROMA - "La Puglia chiama, l'Europa risponde". Una conferenza organizzata dall'eurodeputato pentastellato, Mario Furore, al Parlamento europeo ha fatto il punto sui filoni più importanti dell'azione politica del Movimento 5 Stelle in Europa con un focus sull'impatto di alcune delle politiche europee nella vita dei cittadini pugliesi: dalle ultime vicende che hanno riguardato l'acciaieria ex-Ilva al sostegno degli eurodeputati pentastellati alla direttiva "case green", fino al tema decisivo dei trasporti e il diritto di petizione di cui godono tutti i cittadini europei.
"Lavoriamo per la rinascita della nostra regione e per darle nuovo slancio dopo le elezioni europee", ha detto Furore a margine dell'evento a cui erano presenti anche il vicepresidente del Movimento, Mario Turco, il coordinatore regionale Leonardo Donno e diversi amministratori locali. "Le recenti inchieste della Procura europea hanno dimostrato quanto bisogno ci sia di trasparenza e rigorosi controlli nell'accesso ai fondi europei, un tema su cui il Movimento 5 Stelle ha dato dimostrazione di aver informato nella maniera giusta: la legalità è la precondizione per lo sviluppo dei territori", ha aggiunto parlando delle recenti vicende giudiziarie sul voto di scambio nel capoluogo di regione.
Sul futuro della giunta Emiliano, scossa dalle dimissioni dell'assessore al Welfare Rosa Barone - presente all'evento a Bruxelles - i 5 stelle fanno sapere di aver posto "condizioni specifiche per arginare il problema della corruzione elettorale con una serie di misure".
"Attendiamo adesso dal presidente Emiliano e dalle altre forze di maggioranza la condivisione di quelle soluzioni e soprattutto fatti concreti per cercare di non commettere gli errori del passato", ha affermato il vicepresidente del Movimento, Mario Turco.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA