BRUXELLES - Bologna apre la strada all'uso responsabile e trasparente dell'intelligenza artificiale. Nove città europee, tra le quali il capoluogo emiliano, si sono unite tramite la rete Eurocities e hanno sviluppato uno "schema dei dati" open-source e gratuito per i registri degli algoritmi nelle città. Lo comunica Eurocities in una nota.
Si tratta di linee guida comuni sulle informazioni da raccogliere sugli algoritmi e sul loro utilizzo da parte di una città, al fine di sostenere l'uso responsabile dell'IA e porre "le persone al centro dei futuri sviluppi della trasformazione digitale".
Sebbene la maggior parte delle città utilizzi principalmente solo algoritmi semplici e non IA avanzate come il riconoscimento facciale - si legge nella nota -, lo "sforzo congiunto di sette comuni europei mira a prevenire qualsiasi futuro uso improprio dei dati" e a creare un modello che possa essere condiviso e applicato in altre città. Oltre a Bologna, le città protagoniste dell'iniziativa sono Barcellona, Bruxelles, Eindhoven, Mannheim, Rotterdam e Sofia, sulla base dell'esempio di Amsterdam e Helsinki.