Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sardegna, Molise, Marche, Umbria bocciate su sviluppo

Sardegna, Molise, Marche, Umbria bocciate su sviluppo

Centro-Sud tra più arretrati Ue. Fonti, accelerare programmazione

29 giugno 2021, 17:21

Redazione ANSA

ANSACheck

Sardegna, Molise, Marche, Umbria bocciate su sviluppo - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Quattro Regioni italiane retrocedono nella mappa della nuova politica di Coesione Ue: Sardegna, Molise, Marche e Umbria perdono quota in fatto di sviluppo e fanno risultare il Centro-Sud fra le aree meno floride dell'Unione.

È quanto emerge dalla classificazione Ue che divide le regioni europee in "più sviluppate", "in transizione" e "meno sviluppate" per assegnare i fondi strutturali di conseguenza.

Rispetto al periodo 2014-2020, nella programmazione 2021-2027 la Sardegna passa tra le regioni meno sviluppate (insieme a Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, già da tempo stabili in questa fascia), mentre Molise, Marche e Umbria si aggiungono all'Abruzzo nell'elenco delle regioni ancora in transizione.

Questo dovrebbe creare un senso di urgenza, soprattutto per il rafforzamento della capacità amministrativa e della capacità di spendere in modo utile e produttivo i nostri fondi, spiegano fonti Ue vicine al dossier. Per non accumulare ritardo è quindi importante procedere di buon passo con la programmazione, dicono le stesse fonti.

È anche cambiato il metodo di assegnazione dei fondi, in gran parte basato sul Pil pro capite ma con l'aggiunta di nuovi criteri (disoccupazione giovanile, basso livello di istruzione, cambiamenti climatici nonché accoglienza e integrazione dei migranti) al fine di rispecchiare più fedelmente la realtà.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

In collaborazione con

O utilizza

Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.