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Fincantieri: concluso il primo step dei lavori a Palermo

Ad ottobre è previsto il ritorno delle crociere

12 maggio, 17:27
Fincantieri: concluso primo step lavori a Palermo Fincantieri: concluso primo step lavori a Palermo

Torna l'acqua nel bacino di carenaggio di 150mila tonnellate nello stabilimento Fincantieri di Palermo. Il primo step di lavori che riguardava la bonifica, la messa in sicurezza e il consolidamento delle paratoie in cemento armato e del fondale, è stato completato dalla ditta Trevi. L'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale ha dato l'ordine di allagare l'infrastruttura per proteggerla dalle intemperie, in attesa della gara di circa 80 milioni, si pensa che sarà pubblicata già a settembre, per i lavori conclusivi. Ne danno notizia i sindacati dei metalmeccanici, che oggi hanno partecipato alla conference call, richiesta dalla Fiom Cgil, con il presidente dell'Autorità portuale, Pasqualino Monti. Procedono intanto i lavori, per la costruzione della banchina di trecento metri accanto il bacino di 400mila tonnellate. Ad ottobre è previsto il ritorno crociere a Palermo. Spazio anche a Termini Imerese, dove i lavori del nuovo porto stanno rispettando la tempistica e dovrebbero concludersi entro il prossimo anno. "Una volta completato il bacino da 150mila tonnellate - dicono Angela Biondi e Francesco Foti, della segreteria Fiom Cgil di Palermo - nello stabilimento torneranno le costruzioni di navi, come la stessa Fincantieri ha detto in occasioni di incontri pubblici. Il Cantiere navale avrà a disposizione le infrastrutture adatte per portare avanti le tre missioni produttive per ogni tipo di nave: costruzioni, manutenzione e trasformazione. Apprezziamo il dialogo e il lavoro del presidente Monti e chiediamo alle istituzioni un maggiore supporto per dare forza all'unico agglomerato industriale rimasto a Palermo". Non si scioglie ancora il nodo che riguarda i vecchi bacini galleggianti di carenaggio, di 52 e 19 tonnellate, ormai considerati relitti, che ancora rimangono nello specchio d'acqua del porto di Palermo e, come ha più volte rilevato l'Autorità portuale, sono di intralcio alla navigazione delle grandi navi da crociera e rappresentano anche un ostacolo per alcune aree produttive del Cantiere, e vanno rimossi. Ma non è ancora chiaro cosa voglia fare la Regione, proprietaria di bacini, delle due infrastrutture: fare un mega bacino (progetto ormai datato che non si che fine ha fatto) o alienarli. "Purtroppo, la Regione non sta mantenendo gli impegni sulla costruzione di un nuovo bacino di carenaggio - concludono i due sindacalisti della Fiom - una struttura fondamentale per il rilancio dello stabilimento. Nei prossimi giorni riscriveremo al presidente Musumeci per avere fatta chiarezza su cosa la Regione intenda fare". (ANSA).

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