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Coronavirus, nuovo appello all'Ue per cambi equipaggi navi

Ecsa e Etf "Bene linee guida, ma serve accordo su porti sbarco"

17 aprile, 11:24

Vanno bene le "Linee guida sulla protezione della salute, il rimpatrio e le disposizioni di viaggio per i marittimi, i passeggeri e le altre persone a bordo delle navi" emanate dalla Commissione Europea, ma è necessario far sì che i singoli governi le applichino. Ecsa, l'associazione degli armatori europei e l'Etf, Federazione europea dei lavoratori dei trasporti chiedono alla Commissione europea "un'azione coordinata e urgente per facilitare i cambi degli equipaggi" delle navi in Europa e nel mondo. Le misure adottate unilateralmente da diversi Stati europei con l'esplosione del Coronavirus stanno infatti paralizzando gli avvicendamenti degli equipaggi, bloccando a bordo il personale che ha concluso il periodo di imbarco e a casa i colleghi che avrebbero dovuto imbarcarsi. Le due associazioni hanno scritto ai commissari europei a trasporti, gestione delle crisi, salute, sicurezza alimentare, giustizia apprezzando le linee guida emanate che dettano un indirizzo comune, ma chiedono aiuto "per presentare al Consiglio una proposta concreta di accordo politico relativo ai porti designati per lo sbarco e il cambio dell'equipaggio, in linea con le condizioni stabilite (tra l'altro diffusione geografica, capacità, prossimità strutture sanitarie e aeroporti internazionali)" spiega una nota congiunta. Ed è urgente anche il rimpatrio dei marittimi europei oggi bloccati in paesi terzi o su navi che non sono riuscite a ottenere il permesso di attraccare in un porto. "Nonostante le molte sfide poste dall'attuale crisi - dicono Ecsa ed Etf - i lavoratori marittimi dell'intera industria marittima europea stanno lavorando per garantire la continua fornitura di beni e attrezzature e i servizi di trasporto necessari a milioni di cittadini attualmente colpiti dalla pandemia di Covid-19". (ANSA).

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