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Stenson "Ryder è unica, Europa ora ha fame di vittoria"

Intervista esclusiva all'ANSA, 'speriamo presto pace in Ucraina'

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Stenson, stiamo assistendo in questi giorni ad immagini terribili dall'Ucraina. Lo sport, la cultura e l'arte possono aiutare il dialogo tra le nazioni. Qual è la sua opinione a riguardo? "E' veramente triste vedere tutte le persone che stanno soffrendo a causa della guerra, mi auguro che si possa arrivare il più velocemente possibile alla pace. La comunità dei golfisti darà il suo supporto, anche alla federazione ucraina. Si tratta di una situazione terribile e la speranza è che presto si possa arrivare alla pace".
    Henrik Stenson è uno dei più forti giocatori al mondo. Primo svedese a vincere l'Open Championship, vicecampione olimpico ai Giochi di Rio de Janeiro 2016, ha giocato cinque Ryder Cup.
    Perché questa è una competizione così speciale con un'atmosfera unica alla quale vogliono partecipare tutti i golfisti? "La Ryder Cup è un evento sportivo unico, che mette di fronte i 12 migliori golfisti europei e i 12 top player americani. E' una competizione che unisce sport individuale e di squadra, sono davvero onorato di poter capitanare in Italia l'Europa davanti ai nostri supporter in una atmosfera che si annuncia elettrizzante. Vogliamo sentire il calore del pubblico. Le mie esperienze da giocatore in questa competizione sono indimenticabili".
    Nell'ultima edizione in Wisconsin, l'Europa ha perso nel peggiore dei modi. Pensa che il gap con gli Usa si possa colmare? "Indipendentemente dai risultati individuali, resta il fatto che abbiamo perso. Le cause di quella sconfitta sono state analizzate e ora abbiamo fame di vittoria. Nel 2023 presenteremo in campo una squadra forte, pronta a dare il massimo contro un avversario davvero competitivo. Per tornare al successo potremo contare sul sostegno del pubblico e sulle caratteristiche del percorso".
    L'Europa può contare su giocatori di altissimo livello quali, tra gli altri, Jon Rahm, Viktor Hovland, Rory McIlroy. E' fiducioso? "Sì, specialmente per quel che riguarda Hovland. S'è già messo in evidenza in Wisconsin vincendo tre match e giocando in maniera fenomenale. Oltre a lui ci sono tanti altri giovani emergenti che si stanno distinguendo sul DP World Tour e che potranno dare un contributo importante nella sfida agli Stati Uniti".
    Alla Ryder Cup 2018 di Parigi, Francesco Molinari è stato uno dei migliori giocatori del team Europe. Ha realizzando cinque punti in altrettanti incontri, stabilendo il nuovo record europeo. Nell'ultimo torneo del PGA Tour, il The Players Championship, ha avuto un ottimo rendimento. Pensa che possa far parte del team Europe alla Ryder Cup del 2023? "A Parigi, Francesco Molinari ha giocato una Ryder Cup sensazionale. E' stato il migliore, rivelandosi decisivo ai fini del successo. Ma non sarà l'unico giocatore italiano che seguirò verso l'evento del 2023 a Roma. Ho intenzione di monitorare tutti i tornei che vedranno impegnati gli azzurri insieme agli altri giocatori europei".
    Le sue scelte si orienteranno maggiormente su giocatori esperti o su golfisti giovani? E quante wild card avrà a sua disposizione? "Ci aspetta un viaggio di 18 mesi, la strada è lunga ed è impossibile sapere oggi quali saranno i 12 giocatori in campo nel 2023. Ma posso assicurare che ci faremo trovare pronti. La squadra sarà un mix tra esperienza e gioventù, farò il massimo per dare a tutti i protagonisti il supporto necessario. I criteri di selezione verranno ufficializzati in seguito".
    Ha provato il percorso del Marco Simone Golf & Country Club in occasione dell'Open d'Italia del 2021. Che impressione le ha lasciato e ritiene che possa essere un campo che si adatta alle caratteristiche dei giocatori europei? "L'esperienza dell'Open d'Italia del 2021 mi sarà di grande aiuto. Il campo mi è sembrato fantastico. Seguirò tutta la preparazione del percorso in avvicinamento all'evento al fine di poter valorizzare le caratteristiche dei miei giocatori".
    Stenson, vuole mandare un messaggio a Zach Johnson, capitano degli Stati Uniti? "Zach Johnson è un mio amico. Ci siamo sfidati tantissime volte negli ultimi 25 anni, sia nei circuiti mondiali che durante le Ryder Cup. E' una persona di spessore e sarà un piacere averlo come competitor. Ovviamente ognuno di noi si preoccuperà della propria squadra e spero che toccherà a lui il ruolo del secondo classificato". (ANSA).
   

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