STRASBURGO - Grande attesa per la sentenza di domani della Corte di Giustizia dell'Ue sui ricorsi di Ungheria e Polonia sul meccanismo di condizionalità che lega l'erogazione dei fondi europei al rispetto dello stato di diritto. I giudici di Lussemburgo, che per la prima volta daranno lettura della sentenza in diretta dalle 9:30, si pronunceranno sul regolamento che permette all'Ue di sospendere i pagamenti provenienti dal bilancio comunitario agli Stati membri in cui viene minacciato lo stato di diritto. Approvato nel dicembre 2020, il meccanismo di condizionalità non è mai stato attivato. Nello scorso ottobre il Parlamento europeo ha avviato un'azione legale contro la Commissione, cui spetta l'attivazione del meccanismo, a causa della mancata applicazione del regolamento.