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Il “Borgo dei Normanni” diventa hub del turismo delle radici

Il “Borgo dei Normanni” diventa hub del turismo delle radici

Colliano, nel Cilento, riqualificato e ripopolato con fondi Ue e nazionali

11 gennaio 2024, 14:00

Antonio Pisani

ANSACheck

Il “Borgo dei Normanni” diventa hub del turismo delle radici - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un borgo “salvato” grazie ad un mix di fondi europei e nazionali, riqualificato, ripopolato e soprattutto diventato un faro per il turismo esperienziale e quello delle radici, che rappresentano oggi le nuove tendenze dei viaggi, anche perché riescono ad intercettare flussi turistici che prima neanche esistevano, quello dei parenti degli italiani emigrati nei decenni scorsi in Europa, e soprattutto in Nordamerica e Sudamerica. E’ Colliano, comune del Cilento (Salerno) incastonato nella verde valle dei fiumi Sele e Tanagro, al confine con l’Irpinia, a pochi passi da Contursi e dalle sue terme sempre più gettonate, vicino ad Oliveto Citra e al santuario di San Gerardo Maiella.

Il 'Borgo dei Normanni' diventa hub del turismo delle radici

 

Con la sua frazione Collaniello, denominata “Il Borgo dei Normanni” in virtù delle rovine del castello medioevale, oggi completamente riqualificata e ripopolata, che si sviluppa sull’altura che domina la valle attraverso un sistema di sette terrazze e 41 vedute, il comune di Colliano si candida a diventare un vero e proprio hub per il sistema turistico di quest’area interna. In rete con gli altri comuni del circondario, ognuno con le proprie bellezze, ma messe a sistema. Con una sede prestigiosa, il Palazzo Borriello, primo gioiello (risale al XVI Secolo) di Colliano ad essere ristrutturato, che ospita anche una scuola e un centro di alta gastronomia, e inangurato nel novembre 2022. “Non avremmo mai potuto pensare di riqualificare il nostro borgo senza una strategia lungimirante – spiega il sindaco di Colliano Gerardo Strollo - che guardava oltre e anche verso i centri vicini; se vogliamo diventare un hub per il turismo della zona, dobbiamo mostrare tutto ciò che abbiamo di bello, dal nostro borgo al tartufo, prodotto tipico di Colliano, dalle terme ai santuari o ai palazzi storici situati negli altri comuni.

Il 'Borgo dei Normanni' diventa hub del turismo delle radici

 

Al turista va offerta una proposta ricca e variegata”. Ecco quindi l’idea di non procedere in autonomia ma attraverso una partnership con gli altri comuni ma soprattutto con soggetti privati in grado di lavorare su iniziative atte ad intercettare flussi turistici. Per questo Colliano e gli altri centri della Valle dei fiumi Sele e Tanagro si sono affidati alla Giroauto Travel, uno storico tour operator che da circa 30 anni si occupa di incoming con specializzazione in Regione Campania e nel Sud Italia, che ha supportato numerose iniziative turistiche tra le quali Luci d’artista che ha portato negli anni a Salerno decine di migliaia di turisti; a supportare lo sviluppo turistico della Rete Pubblico privata è anche la Rete Destinazione Sud, una rete d’imprese costituita da tour operator, agenzie di viaggio, strutture ricettive, società di consulenza e dell’information technology, ristoratori, società di trasporto, reti d’impresa e consorzi del Sud Italia. Il presidente della Rete Destinazione Sud e Ceo della Giroauto Travel Michelangelo Lurgi è da sempre impegnato nello sviluppo turistico delle aree intere e dei borghi per questo motivo, la rete destinazione sud ha dato vita al più vasto progetto oggi presente in Italia per il attivare il turismo di ritorno con la partnership di circa 750 comuni italiani e oltre 3000 organizzazioni pubbliche e private in italia e all’estero; si chiama “Ritorno in Italia 2023 – 2028”, ed è partito proprio quest’anno.

Il 'Borgo dei Normanni' diventa hub del turismo delle radici

 

E il sogno è diventato realtà, grazie a fondi Cipe ed Europei, che hanno portato alla restyling completo ma anche alla totale copertura wi-fi per le esigenze del turismo. Un rilancio che è nelle cifre del ripopolamento della frazione: tre famiglie vi risiedevano fino a pochi anni fa, oggi sono dieci, con in totale tra i 3-400 i residenti, ma in più sono stati ristrutturati ad uso turistico, nel rispetto dell’ecosostenibilità, 17 appartamenti che erano completamente distrutti e abbandonati. Oggi Collianello, o Il Borgo dei Normanni (inaugurato a settembre 2023), dall’alto dei suoi 630 metri di altezza, domina la valle e ha tutte le carte in regola per essere un punto di riferimento del sistema di turismo esperienziale e delle radici. “Dal momento dell’inaugurazione – spiega Michelangelo Lurgi, presidente di Rete Destinazione Sud - abbiamo iniziato a proporre Colliano e Il Normanni sul mercato turistico prima nazionale e poi internazionale”. E già stanno arrivando turisti da Argentina, Uruguay, Venezuela, tutti con vecchi legami di parentela nel paese alla ricerca dunque delle proprie radici, oltre che da Germania e Usa, mete da dove già arrivano da sempre turisti con nessun legame con l’Italia. “Sono appena rientrato dal Venezuela dove sono stato invitato dal Ministro del Turismo Alì Padron e dalla presidente dell’Agenzia Nazionale del Turismo del Venezuela Leticia Gomez alla Fiera internazionale FITVEN 2023, al fine di attivare una collaborazione con la Rete Destinazione Sud per il progetto Ritorno in Italia 2023—2028. Il borgo sarà dunque elemento di trascinamento di tutto il sistema turistico dell’intera valle del Sele e del Tanagro. Su questo crediamo e per questo abbiamo deciso di mettere anche un info point all’interno di Palazzo Borriello per gestire l’intero hub turistico-territoriale” conclude Lurgi.

Video Il 'Borgo dei Normanni' diventa hub del turismo delle radici

 

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