(ANSA) - ROMA, 24 DIC - Sono stati 140.874 le infezioni
sessualmente trasmesse in Italia tra il 1991 e il 2019. Il 71,5%
dei casi è stato diagnosticato negli uomini. Le patologie più
frequenti, nel complesso, sono state i condilomi ano-genitali
(60.583 casi, 43% del totale), la sifilide latente (11.490 casi,
8,2%) e l'herpes genitale (10.140 casi, 7,2%). Il bilancio
arriva dall'Istituto Superiore di Sanità, che ha reso noti i
dati raccolti in quasi 30 anni dal Sistema di sorveglianza delle
Infezioni sessualmente trasmesse (Ist).
Tra i dati emerge che il 68,6% delle persone con infezione a
trasmissione sessuale ha effettuato un test anti-Hiv al momento
della diagnosi di Ist, scoprendo nell'8% dei casi (7.728) di
essere positivi. In particolare, dopo il 2008 si è assistito a
un incremento costante della prevalenza di Hiv tra le persone
con malattia sessualmente trasmissibile, fino a un massimo
dell'11,7% nel 2016.
Il sistema, spiega l'Iss, non ha una copertura nazionale e
quindi non segnala la totalità delle persone con infezione a
trasmissione sessuale presenti in Italia, "ma assicura stabilità
e costanza nell'invio dei dati, permettendo di misurare nel
tempo la frequenza relativa e gli andamenti temporali delle
singole Ist, nonché di valutare i fattori di rischio associati".
(ANSA).