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Citroen C4 2021, motori turbodiesel uno degli elementi forti

Intervista in GB sottolinea importanza gasolio per abbattere CO2

Redazione ANSA ROMA

Dal mondo PSA arrivano segnali confortanti per la concreta riduzione delle emissioni di CO2, e soprattutto per la possibilità offerta agli automobilisti di scegliere la motorizzazione pulita più adatta alle proprie esigenze. E di riflesso possono far immaginare una strategia futura di Stellantis, il nuovo conglomerato con FCA. Dopo aver delineato al momento del reveal in luglio della futura Citroen C4 una gamma motori davvero ampia, spaziando dal full electric ai PureTech benzina 1.2 da 100 e 150 Cv e ai turbodiesel BlueHDi 1.5 da 110 e 130 Cv, PSA conferma ora - attraverso una intervista rilasciata da Robert Clark, head of product marketing di Citroen UK al magazine Autocar - l'importanza delle varianti a gasolio nei programmi di questo modello. Per il mercato della Gran Bretagna, Citroen prevede che la versione elettrica e-C4 rappresenterà il 10% delle vendite, mentre il diesel si collocherà ad un 17% del mix. ''Abbiamo notato un lieve cambiamento a favore del diesel dall'inizio di quest'anno - ha spiegato Clark - anche perché dovuto ci siamo impegnati a spiegare ai nostri concessionari i vantaggi del diesel per i clienti. Le emissioni di CO2 sono molto più basse dei benzina e questo è diventato un obiettivo così importante per l'industria, a causa delle multe imposte ai produttori''.

In GB l'aumento della domanda di propulsori diesel è stato ancora più evidente nelle vendite dell'attuale C5 Aircross: da inizio anno la versione diesel ha rappresentato il 70% rispetto al 30% del 2019. E anche grazie a questo 'ritorno' della motorizzazione a gasolio Citroen ha raggiunto una media della flotta di 95 g/km di CO2, raggiungendo il nuovo obiettivo imposto dall'UE. E Clark ha aggiunto che la nuova e-C4, primo modello Citroen completamente elettrico ''aiuterà parzialmente in questo''. I motori diesel disponibili nella nuova C4 offrono livelli generali di emissioni assolutamente contenuti, in linea con le future norme, e includeranno solo le unità BlueHDI 110 abbinae a un cambio manuale a 6 marce e BlueHDI 130 con trasmissione automatica a 8 rapporti, mentre i propulsori più grandi - BlueHDI 160 e 180 - verranno gradualmente eliminati dal mercato.

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