Dopo aver 'messo il lucchetto' alle società dedicate a car sharing e nuove formule di mobilità riunite sotto il brand Maven, General Motors interviene ora - per fronteggiare le perdite legate al coronavirus - sulla Cruise Automations con sede a San Francisco, una start up impegnata nel settore dei veicoli a guida autonoma, in cui GM è entrata nel 2017. L'intervento deciso dal Ceo di GM Mary Barra - e annunciato durante una conferenza online organizzata da Bank of America - prevede per il momento una riduzione di 160 unità della forza lavoro su un totale di 2.000 dipendenti di Cruise. Il colosso di Detroit è l'azionista principale di Cruise, ma in questa azienda hanno investito anche SoftBank, Honda e la società di gestione patrimoniale T. Rowe Price.