Grazie alla riapertura degli studi di consulenza automobilistica sono ora a a disposizione degli utenti privati e professionali tutti i servizi che vengono svolti nell'ambito delle cosiddette 'pratiche automobilistiche' come le mini-volture, cioè i passaggi di proprietà a favore dei Concessionari/Commercianti di veicoli, che acquistano e/o prendono in permuta mezzi usati, e le cessazioni dalla circolazione (le cosiddette radiazioni) per rottamazione e per definitiva esportazione all'estero. A richiesta sono inoltre gestibili le immatricolazioni, le re-immatricolazioni e i trasferimenti di proprietà.
''Quelli di Unasca sono gli sportelli sul territorio a disposizione degli automobilisti, degli autotrasportatori, dei motociclisti - ha detto Yvonne Guarnerio, segretario nazionale di Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) - Riapriamo dopo due mesi pronti a osservare tutte le norme di precauzione per tutelare la salute di utenti e dipendenti delle nostre aziende. Nei due mesi di lockdown abbiamo contribuito a sbrigare le pratiche indifferibili per permettere la circolazione di mezzi necessari a far marciare il Paese: dal trasporto delle merci (quali in particolare alimentari e medicinali), ai mezzi di soccorso, e quelli per l'igiene urbano. Un lavoro silenzioso ma essenziale che siamo orgogliosi di aver svolto''.
Una importante novità scattata contestualmente alla riapertura del 6 maggio, è l'aumento del numero di pratiche automobilistiche che verranno incluse nel fascicolo digitale del Documento Unico di circolazione, con quella che è la più importante svolta nel processo di digitalizzazione nel mondo dei servizi per la circolazione fisica e giuridica dei veicoli. ''Esattamente un anno fa - ha ricordato la Guarnerio - Unasca ha organizzato un importante convegno con Motorizzazione e ACI/PRA, a Roma, per fare il punto su questo processo epocale, ovvero quello del Documento Unico del veicolo. Purtroppo si comincia oggi, mentre il Paese riparte con scenari preoccupanti, con previsioni di caduta del pil, e in particolare di caduta verticale del mercato dell'auto. Tuttavia il Documento Unico è un traguardo storico, presidiato costantemente dalla nostra categoria, soprattutto da quel 5 maggio dello scorso anno''. Il segretario nazionale di Unasca ha anche sottolineato che l'Unione ha ''accompagnato i professionisti con numerosi seminari sia frontali sia, dopo l'avvio del lockdown, su piattaforme digitali. Il risultato è che siamo pronti a lavorare in formato completamente dematerializzato una serie di pratiche auto, fermo restando che fin dal 2004 come Sportelli Telematici dell'Automobilista (STA) vengono gestiti telematicamente già il 95% delle stesse''.