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Azzurri, che peccato! Senza laseristi a Tokyo

VELA OLIMPICA: NEL FINALE SFUMA DI UN SOFFIO LA QUALIFICA ILCA 7

Responsabilità editoriale Saily.it

VIDEO E COMMENTI - Qualifica olimpica mancata per soli 6 punti nella classe ILCA 7 maschile. Ad Alessio Spadoni non basta un buon finale a Vilamoura (11-11) chiude 14°; Spagna e Olanda conquistano gli ultimi due pass europei per Tokyo. Prima Olimpiade senza Laser maschili italiani. Gli altri azzurri. ILCA 6 FEMMINILE: ottimo finale per Silvia Zennaro (13). Soddisfazioni dalle più giovani: Chiara Benini Floriani (34) prima Under 21, Sara Savelli (41) seconda Under 19. Le prime dichiarazioni

 

Lo Sport, con la esse maiuscola, sa essere durissimo. Deve esserlo, è la sua matrice, specie a livello olimpico. A Vilamoura l'ultima strettissima qualifica nel singolo maschile Laser Standard oggi ILCA 7 (che resta indicibile) ha riassunto tutta la crudeltà, la passione, il gesto fisico e l'impegno mentale che la grande vela a questi livelli contiene in ampie dosi. Onde oceaniche, vento forte, punti che ballano e che significano Giappone o casa. Una settimana ad alta intensità, con tutte le condizioni meteo e con rivali degni. Conclusa senza successo, ma con le parole di Alessio Spadoni, che al pass olimpico è andato vicinissimo, un commento da grande sportivo, un omaggio anche a parole, dopo che con muscoli e polmoni, a questa regata. Grazie lo stesso. 

Tokyo (incrociamo sempre le dita) sarà la prima Olimpiade senza un timoniere Laser maschile italiano, da quando la classe è olimpica: 1996 Checco Bruni, 2000 e 2004 Diego Negri, 2008 Diego Romero (medaglia di bronzo), 2012 Michele Regolo, 2016 Francesco Marrai. La squadra della vela azzurra a Enoshima sarà quella di sei discipline su dieci. Una cura dimagrante, che lascia a casa oltre all'ILCA 7 anche il Finn, il 49er e l'FX. Chissà che l'essere così asciutti, rispetto alle Olimpiadi full-team, non ci renda anche più leggeri. Più capaci di volare. Ma è un altro discorso, da fare più avanti.

(Federvela) Finale amaro per la vela azzurra a Vilamoura (POR) dell’Olympic Qualification Event nelle discipline singolo maschile ILCA 7 e femminile ILCA 6. Le due prove finali ancora con vento forte sui 16-18 nodi e onda formata, ci ha provato Alessio Spadoni (CC Aniene) con due manche consistenti (11-11), ma non è bastato. L’Italia manca per soli 6 punti la conquista di uno degli ultimi due posti europei ai Giochi di Tokyo, che vanno a Spagna e Olanda (salvo particolari ripescaggi). L’Italia è terza tra le 17 nazioni che inseguivano la qualifica, prima delle escluse.

Sfuma così la possibilità di aggiungere una settima disciplina della vela alle sei per le quali l’Italia è già qualificata: il catamarano misto foiling Nacra 17, i due doppi 470 maschile e femminile, i due windsurf RS:X maschile e femminile e il singolo femminile ILCA 6.

QUI PER RIVEDERE LA DIRETTA STREAMING DELL'ULTIMO GIORNO DI VILAMOURA, VENTO FORTE E ONDA OCEANICA

ILCA 7 MASCHILE – Nella classifica generale il tedesco Philipp Buhl, campione del mondo in carica, ha superato di 1 solo punto l’immenso brasiliano Robert Scheidt (47 anni, 5 medaglie olimpiche, in vista della sua settima partecipazione ai Giochi) e l’inglese Michael Beckett.

L’attesa maggiore era però per le qualifiche olimpiche. Lo spagnolo Joel Rodriguez Perez, nonostante un finale di grande sofferenza, è stato premiato per gli ottimi e costanti piazzamenti nella fase iniziale dell’evento (7-7-2-12-2-9-8-17-12-32-29-(39)), terminando 9° in generale con 137 punti, regalando alla Spagna il primo dei due pass per Tokyo.

Quindi l’olandese Duko Bos, anche lui a fatica e tra alti e bassi (4-18-13-1-8-13-(34)-18-3-31-7-27) alla fine chiude 11° con 143 punti. Da notare che nell’ultima regata, Bos aveva girato oltre il 50°, risultato che avrebbe dato la qualifica all’Italia, ma è stato bravo nel non arrendersi e nel recuperare fino al 27° sul traguardo.

Alessio Spadoni puo’ recriminare soprattutto per due prove sbagliate (anche a causa di una bandiera gialla con penalità in partenza) nelle batterie iniziali e nella seconda in Gold, non basta un buon finale con vento forte (3-33-7-33-6-7-18-47-2-18-11-11), chiude 14° con 149 punti.

Come hanno chiuso gli altri timonieri italiani:

29° Nicolò Villa (CV Tivano) che ha vissuto un buon momento all’inizio delle finali Gold (27-23-12-13-24-5-9-4-31-(41)-32-35) 215 punti;

39° Giovanni Coccoluto Giorgetti (Fiamme Gialle) che ha pagato la tensione di essere tra i più attesi (31-6-1-14-38-23-27-DNE-47-25-22-(64)) 305 punti;

42° Gianmarco Planchestainer (Fiamme Gialle) (24-20-21-35-29-14-7-33-42-52-(61)-43) 320 punti;

58° Dimitri Peroni (FV Malcesine) (36-14-36-28-19-30-(63)-30-48-57-56-60) 414 punti;

67° Matteo Paulon (CV Torbole) terzo Under 21 (39-56-28-35-29-28-(62)-62-28-53-58-51) 467 punti;

69° Giacomo Musone (Cn Rimini) (38-19-35-34-35-(UFD)-45-42-52-64-54-56) 474 punti.

In Silver: 101° Cesare Barabino (YC Olbia) (DPI-52-35-46-57-39-18-(BFD)-16-51-40-49).

ILCA 6 FEMMINILE – La campionessa danese Anne-Marie Rindom (bronzo a Rio 2016) ha vinto permettendosi di non correre l’ultima prova, davanti alla svedese Josefine Olsson e alla giapponese Manami Doi. In questa disciplina l’Italia è già qualificata per Tokyo dal 2018. Ottimo finale di evento per l’azzurra Silvia Zennaro (Fiamme Gialle), già selezionata per i Giochi, che chiude al 13° posto generale in rimonta con vento forte, avrebbe potuto entrare nella top-10 senza un avvio in salita in batteria, mentre è stata tra le migliori nelle prove in Gold (31-27-12-9-14-26-(39)-6-8-13-5-6).

Tra le altre timoniere azzurre qualche risultato che fa sperare in chiave futura, come il 34° posto in generale di Chiara Benini Floriani (FV Riva) prima della classifica Under 21 (33-13-5-26-26-18-13-(RET)-20-26-28-27).

37° per Matilda Talluri (Fiamme Gialle) (33-14-18-24-7-22-42-27-21-(UFD)-23-32).

Da rimarcare anche il 41° in generale dell’esordiente Sara Savelli (CV Torbole), seconda della classifica Under 19 e più a suo agio con vento leggero (5-21-12-40-24-5-17-28-37-42-(44)-40).

In Silver: 53° Federica Cattarozzi (CV Torbole) (37-19-5-37-36-23-16-16-12-8-11-21); 63° Giorgia Cingolani (CV Torbole) (22-28-29-(31)-25-20-11-11-24-22-23), e 74° Francesca Frazza (FV Peschiera) (30-(36)-30-29-35-28-21-21-13-22-34-34).

DICHIARAZIONI

Il DT azzurro Michele Marchesini, presente a Vilamoura: “I ragazzi e le ragazze hanno dato il massimo in questi giorni, in condizioni molto impegnative con onda oceanica. Per la qualifica Spadoni è rimasto in corsa fino all’ultimo. Peccato perchè è mancato davvero poco.”

Alessio Spadoni: “Sto bene, potrei stare meglio, ma non posso recriminare, ho dato tutto e fatto il mio massimo. Succede nello sport e va accettato. E’ iniziata in salita con episodi sfavorevoli che mi hanno caricato di punti e poi è stato tutto un recuperare, giorno per giorno, al massimo del mio potenziale. Non è bastato. L’ultima prova è stata un’altalena: qualificavo… non qualificavo… alla fine l’olandese ha recuperato. E’ finita sul filo del rasoio. Mi consola essere nei primi 15 di questa flotta con i migliori al mondo.”

Silvia Zennaro:“E’ stata una regata iniziata sicuramente in salita, ho sentito la mancanza di regate da sei mesi, poi progressivamente mi sono sentita più a mio agio, anche grazie al vento sostenuto degli ultimi giorni. Con le mie condizioni sono riuscita a far venire fuori quello che mi aspettavo. Ci sono stati errori sui quali lavorare che mi serviranno di insegnamento per il prossimo futuro e per farmi trovare pronta a luglio alle Olimpiadi.”

CLASSIFICHE FINALI COMPLETE QUI

Responsabilità editoriale di Saily.it