Sos plastica in mare, nel Ravennate 10 tonnellate in 6 mesi
Raccolte dai pescatori di Porto Garibaldi, tappa Goletta Verde
06 agosto, 15:40"Un quadro preoccupante - sottolinea Legambiente - che conferma la forte presenza di rifiuti nei nostri mari".
Protagoniste le calze per l'allevamento dei mitili - precisamente l'81% della plastica totale - che finiscono sul fondale piene e quando si svuotano risalgono verso la superficie smosse dalle correnti. Rispetto all'anno precedente questo dato è aumentato (73% dell'edizione 2019-20), e ciò è dovuto al forte incremento dei conferimenti di calze da parte degli allevatori di mitili. Novità di questa edizione è il loro coinvolgimento che, unendosi ai pescatori, per la prima volta hanno aderito alla sperimentazione conferendo i loro rifiuti, soprattutto le calze appunto, una volta ritornati nel porto.
L'82% dei detriti raccolti in mare è da attribuire principalmente alle attività produttive di pesca e acquacoltura (82%). Il 17% deriva dalla cattiva gestione dei rifiuti urbani e l'1% da fonti non identificabili. Rispetto agli anni precedenti meno rifiuti urbani (17% contro i 30% dell'edizione 2018-19) e, all'interno di questa frazione, anche meno shopper e buste di plastica (2% contro l'11% dell'edizione 2018-19). Mascherine e altri rifiuti riconducibili all'emergenza pandemica al momento sembrano confinati su banchine di porto, strade e aree interne ma - evidenzia Legambiente - il problema con molta probabilità tra poco tempo si ripercuoterà anche in mare". (ANSA).