(ANSA) - DUBAI, 13 MAR - Vinicio Capossela torna all'Expo
Dubai mettendo al centro la terra e i paesi dell'interno
italiano, in un concerto "pensato soprattutto per parlare di
sostenibilità in questo luogo, che mi pare il più insostenibile
del pianeta come realizzazione in sé". Ma "allo stesso tempo,
proprio perché è forse un luogo dove l'imprinting dell'uomo
raggiunge forse il suo più alto picco, è adatto per interrogarsi
sulla sostenibilità", ha detto il cantautore in conferenza
stampa al Padiglione Italia, evidenziando come la riflessione su
un mondo più sostenibile sia anche legato al tema del conflitto
dell'Ucraina, "frutto della cultura del combustibile fossile che
ha un ruolo determinante in moltissime guerre".
Quella di oggi è la seconda esperienza all'esposizione
universale per Capossela dopo l'appuntamento "emozionante" di
novembre con il concerto Bestiale Comedia. Dopo la cultura
scritta della Commedia dantesca, nel concerto di oggi al
Millennium Amphiteatre protagonista è la cultura orale. "Nel
girare il Padiglione Italia" a novembre "mi sono reso conto di
avere il desiderio di sottolineare la dimensione dei paesi"
dell'Italia, che "è un Paese di paesi che hanno subito un po'
tutti una sorte simile, con il mutamento demografico, la perdita
di servizi, e allo stesso tempo conservano una memoria ma anche
una possibilità diversa offerta dai cambiamenti della società e
quelli imposti dalla pandemia. Mi sembrava un po' il soggetto da
mettere alla base di questo concerto", ha spiegato Capossela.
L'appuntamento si intitola Ex-Ponz Dubai, un gioco di parole
tra Expo e lo Sponz Fest, la manifestazione giunta quest'anno
alla decima edizione "che di più mi ha permesso di approfondire
questo lato" dell'Italia. Un tipo di esperienza "che ha messo al
suo centro riflessioni su tematiche che riguardano l'ambiente,
la sostenibilità" e quest'anno sarà "una riflessione sulla terra
e soprattutto sulle terre dell'interno" del nostro Paese.
L'esperienza 'esportata' a Dubai vede il supporto della
proiezione delle immagini di quei paesaggi e luoghi italiani che
sono stati protagonisti delle edizioni passate del festival, e
musicalmente attinge al repertorio di Canzoni della Cupa e a
Ballate per uomini e bestie, con il contributo di una band
convenuta da diversi angoli d'Europa.
"La musica è già scambio, qualcosa che non potrebbe prevedere
il conflitto", ha poi detto Capossela, riflettendo su come la
cultura possa contribuire al dialogo nella guerra in Ucraina,
dove quanto sta accadendo "è terribile, ma nello stesso tempo ci
sono altre decine di conflitti altrettanto terribili in corso.
Se anche soltanto ci limitiamo a considerare il tema della
sostenibilità, è una catastrofe sotto ogni punto di vista,
pensando a questa corsa agli armamenti che sottrarrà sicuramente
risorse a tutto quello che poteva essere la riconversione di
questo mondo. Questa guerra è anche il frutto della cultura del
combustibile fossile che ha un ruolo determinante in moltissime
guerre". La musica "naturalmente può servire a tenere vive le
coscienze così come ogni forma di cultura. Quello che è tragico
e che in situazioni così divisive, le voci critiche sono le
prime messe a tacere, la verità la prima a soccombere" e "le
armi della cultura sono forse le uniche che bisogna implementare
per impedire l'affermazione di ogni negazione di cultura, che è
appunto la guerra", ha concluso. (ANSA).