(ANSA) - DUBAI, 15 OTT - Per video mapping si intende la
proiezione su parete di effetti visivi o film, che creano un
effetto wow in chi li guarda. Questa esperienza visiva è al
centro di tutti o quasi i padiglioni più gettonati della prima
settimana di Expo, ed è stata la principale attrazione, sulla
cupola di Al Wals della giornata inaugurale.
Appena a lato del Padiglione Italia e che termina con la
porta della Sostenibilità, uno dei tre ingressi ad Expo, c'è uno
dei percorsi più apprezzati dai visitatori della prima settimana
di Expo Dubai, che è stata dedicata ai temi della sostenibilità:
è appunto il percorso tra i padiglioni che sorgono nel centro
del distretto della Sostenibilità.
Il Padiglione Spagnolo, uno di quelli più grandi e
caratteristici, con un tetto fatto di tanti coni dei colori del
Pantone rosso, divide i giudizi, ma sicuramente impressiona
tutti i visitatori che vivono l'esperienza di passare dalle
istallazioni al film alla foresta che celebra la tecnologia di
Spagna. Al suo interno quello spagnolo sembra un grande parco
giochi che è disegnato da uno studio diverso da chi ha
realizzato la struttura architettonica esterna, che prende il
nome di extreme architecture, mentre il suo percorso interno
raccoglie giudizi entusiasti e lascia addosso l'effetto wow.
Appena dopo quello spagnolo c'è il padiglione della Nuova
Zelanda, il cui claim è: 'I am a solution. I make the
difference' - io sono la soluzione, io faccio la differenza -.
Si passa attraverso una esperienza di effetti misti tra cascate
di acqua reale ed effetti visivi che ti fanno sentire parte
della natura neo-zelandese. Ci sono rocce vulcaniche del
territorio esposte e poi la visione di un film su parete: quella
del video mapping è una delle opzioni più battute dai Padiglioni
di questo Expo, mostrare su parete le innovazioni tecnologiche
delle proprie industrie. Scorrono immagini del Whanganui river e
dei Maori che fanno il paio con l'altra faccia del paese, la
tecnologia. Il messaggio che viene trasmesso è: insieme possiamo
fare qualcosa di stupendo.
Ma è nel padiglione seguente, quello olandese, che il video
mapping di Expo raggiunge il suo livello più alto. Il Padiglione
dei Paesi Bassi è fatto con materiali riciclati dal porto di
Dubai e ne emergono tutte le soluzioni innovative che il paese è
capace di dare al mondo. Nei 10 minuti che servono per visitare
tutto il padiglione, si entra in 50 per stanza, ci si fa una
idea chiara di ciò che serve per salvarci dai cambiamenti
climatici, e questa consapevolezza emerge per le attività
psicologiche che attivano nei visitatori. Ti danno un ombrello
all'inizio e ti aspetti chissà che cosa dopo che hai visitato il
padiglione della Nuova Zelanda, dove c'è l'acqua vera che scende
dall'alto: ti aspetti che piova dentro il padiglione e invece è
davvero impressionante lo spettacolo di luci, video mapping e
biotecnologie per l'ambiente a cui si assiste, tra i più
apprezzati di Expo.
Ma è subito dopo che c'è una delle file più lunghe per
accedere ad un padiglione di tutta l'Esposizione, è quella per
il Padiglione di Singapore, costruito letteralmente con la
natura, ti immergi in un percorso verde, fatto di alberi e
piante che mostra la tecnologia avveniristica del piccolo stato
di Singapore, che un po' per la posizione accanto all'ingresso e
uscita principale dell'Esposizione, un po' per l'impatto visivo,
attrae l'attenzione e ne fanno uno dei più visitati. Il percorso
creativo costruito al suo interno lascia emozionati i visitatori
che abbiamo intervistato all'uscita. (ANSA).