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Fukushima: Greenpeace, no all'acqua radioattiva in mare

Domani la decisione del governo giapponese

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 12 APR - Il governo giapponese, in una riunione che si terrà domani (martedì 13), potrebbe decidere di scaricare nell'oceano 1,23 milioni di tonnellate di acqua radioattiva proveniente dalla centrale nucleare di Fukushima. Ad opporsi molte ong e gruppi di cittadini. Per chiedere al Governo di fermarsi, Greenpeace ha raccolto 183.754 firme in Giappone e Corea del Sud.

«Se il Governo dovesse decidere di rilasciare acqua radioattiva nell'oceano, certificherebbe che le audizioni pubbliche e gli incontri con i gruppi di pescatori che lo stesso esecutivo ha tenuto sono stati una pura formalità, dato che l'opinione pubblica è chiaramente contraria a questa eventualità -, dichiara Kazue Suzuki, Campagna Clima ed Energia di Greenpeace Giappone -. L'attuale regolamento non limita la quantità totale di radioattività da rilasciare e permette di rilasciarne molta solo se diluita. Alcuni dei radionuclidi da rilasciare hanno una durata di vita di migliaia o decine di migliaia di anni».

«La decisione di rilasciare l'acqua nell'oceano è insostenibile, se consideriamo l'incalcolabile impatto sull'ambiente e sulla comunità e teniamo conto delle capacità di TEPCO -, conclude Suzuki -. Il governo giapponese dovrebbe continuare a conservare l'acqua contaminata nel sito di Fukushima Daiichi, mentre sviluppa la tecnologia per rimuovere le radiazioni». (ANSA).

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